Gdc 13,2-7.24-25; Lc 1, 5-25
“Sono Gabriele e sono mandato a parlarti” (Lc 1, 19).
Si tratta proprio sempre della fede, in tutto della fede. Anche stasera la Liturgia ci interroga, ci provoca a vedere la nostra fede, perché troppo spesso le parole del Signore risuonano come un monito grave: “Se aveste tanta fede come un granello di senapa” (Lc 17, 16), o le altre sue parole: “Perché dubitate, o uomini di poca fede?” (Mt 14, 31).
Se ci è così necessaria, così vitale, perché non procuriamo a noi la fede? La fede è conquista, è conquista della nostra disponibilità, perché il dono discende dall’alto e il Signore la dona, la fede, meravigliosamente a tutti coloro che aprono il loro animo.
Dobbiamo interrogarci su questa prontezza. Una Parola di Dio, un cenno di Dio: essere subito pronti, in pieno, porre le nostre energie al servizio del Regno.
Fiacchi, sonnolenti, pigri, distratti, molte volte non ascoltiamo la Parola, molte volte ci trasciniamo penosamente anche nelle nostre preghiere o durante le sacre Liturgie. Ed è il Signore che parla, è il Signore che ci dona il messaggio, è il Signore che ci chiama, è il Signore che ci insegna. Prontezza! E totalità, perché non possiamo misurare quello che diamo: la misura di amare è amare senza misura. La fede, che è abbandono a Dio, è fiducia di amore; la fede, senza l’amore, è una cosa morta. La totalità: totalità dei nostri pensieri, totalità delle nostre parole, totalità delle nostre opere, vincendo ogni neghittosità, ogni scusa per non fare, volendo che la nostra vita cristiana sia così fervida e così pronta, da non avere quelle solite oscillazioni che distinguono un mediocre, un buono a nulla.
Perciò stasera è questa grazia che chiediamo: nell’attesa una fede pronta, nell’attesa una fede che germoglia, nell’attesa un dinamismo sempre più valido e sempre più completo, perché tutto sia fatto nel nome del Signore, perché tutto sia compiuto nella sua grazia, quella grazia che vince ogni ostacolo e dà ogni consolazione.
CODICE | 80NIN01312N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 19/12/1980 |
OCCASIONE | Omelia, Venerdì feria di Avvento - Novena di Natale – V giorno - Anno A |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Fede |
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