Is 7,10-14; Lc 1,26-38.
Contempliamo con ammirazione e riconoscenza il sì della Beata Vergine. Questo «sì» alla volontà di Dio, questa prodigiosa obbedienza che ci ha ottenuto il Salvatore e Redentore. Se non avesse detto di «sì» non avremmo Gesù. Ha detto un «sì» più forte di ogni altro «sì», perché ha permesso che nel suo grembo si formasse il Figlio di Dio. Dobbiamo capire come la riconoscenza dei nostri cuori deve essere grande. Alla Beata Vergine va tutta la nostra riconoscenza.
È stata veramente quella che ci ha portato il sole di giustizia: Cristo nostro Signore. Perciò viene chiamata «l’aurora della salvezza». Come l’aurora viene prima del giorno così è venuto il «sì» della Madonna e poi lo splendore dell’amore di Dio.
Impariamo anche noi questa virtù dell’obbedienza alla volontà di Dio. Quando si ubbidisce si fa propria la volontà di chi comanda. Far propria la volontà di Dio. Quale onore, quale forza, quale gioia!
La tentazione che presenta il demonio, menzognero e padre della menzogna, è proprio la stolta autonomia, il crederci più grandi quando si disobbedisce invece di vedersi ridicoli e sciocchi, il preferire alla volontà di Dio il proprio capriccio, credere di essere più sapienti di Lui, più forti di Lui.
Oh, quanto dobbiamo capire che l’uomo è creatura e tutto ha da Dio! Ed essendo creatura deve imparare la dipendenza dal suo Creatore; il battezzato è figlio e deve imparare la gioia di ubbidire al Padre, la gioia di essere sempre a sua disposizione, come vuole Lui, anche se non capisce, anche se sul momento la propria visuale è molto limitata e corta. Crediamo. Crediamo nella potenza di Dio. Crediamo nella sua misericordia. Crediamo nella sua sapienza e siamo veramente obbedienti a Dio, obbedienti a chi Dio ha partecipato la sua autorità: la Chiesa continua Gesù, la Chiesa ha perciò l’incarico di guidare. Dobbiamo ubbidire alla Chiesa con umiltà, con semplicità, con continuità. La Chiesa continua Gesù nell’insegnamento, continua Gesù nella elargizione della grazia, continua Gesù nell’indicarci qual è il bene e qual è il male.
Crediamo a Dio, crediamo alla Chiesa e siamo figli obbedienti di Dio, figli obbedienti della Chiesa.
CODICE | 86NLN01312N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 20/12/1986 |
OCCASIONE | Omelia, Sabato III settimana Avvento, Novena Natale – VI giorno |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Il sì della Beata Vergine. La nostra obbedienza |
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