20/12/1977 - Omelia Feria Avv Novena Natale 6

Sant'Ilario d'Enza, 20/12/1977
Omelia, Martedì feria Avvento, Novena Natale - VI giorno

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Is 7, 10-14; Lc 1, 26-38

La presentazione che fa l'evangelista della Vergine Maria è estremamente semplice ed è estremamente solenne. In lei si assommano tutte le virtù, tutto quello che avevano i santi dell' Antico Testamento è in lei nel grado più elevato possibile. Le sante donne, le donne che hanno rappresentato salvezza per il loro popolo, sono in lei come l'ombra di fronte alla realtà. Lei più grande di tutti, lei più saggia di Deborah, che giudicava il popolo seduta sotto ad una palma, lei più forte di Giaele, che colpì il nemico del popolo di Israele, lei più ricca di grazia della madre di Sansone. In lei c'è dunque tutto. Ben a ragione i padri della Chiesa hanno visto nel vello di Gedeone l'immagine di Maria, perché, unica, fu preservata dalla macchia d'origine e accolse in sé la rugiada del cielo, quella rugiada che doveva guarire la nostra sete, quella rugiada che è il salvatore Gesù. Ecco dunque che, avvicinandoci al Natale, noi dobbiamo guardare più intensamente alla Madonna. Se vogliamo entrare nel segreto di Gesù, nel segreto del cuore di Maria, dobbiamo porci in contemplazione e vedere con quali disposizioni la Madonna ha accolto Gesù, con quale disposizione è partita da Nazareth per andare a Betlemme, quando sapeva che era così imminente la nascita del suo Gesù. Che cosa avrà avuto nel cuore durante quel lungo viaggio? Quali palpiti di amore avrà avuto per quello che era il suo Dio e il suo figlio, per quello che il suo figlio veniva a compiere? Quali sentimenti di amore e di collaborazione per la salvezza del mondo? Quale desiderio della grazia di Dio per tutti gli uomini? Oh, il cuore di Maria, durante questo periodo, come doveva battere forte! Come doveva essere l'ammirazione di tutto il cielo! Maria è veramente l'esempio. Noi dobbiamo chiedere le sue disposizioni, perché altrimenti il Natale non è per noi quel miracolo di grazia che può essere. Dobbiamo avere le disposizioni di umiltà, le disposizioni di fervore, le disposizioni di fede. Dobbiamo essere ricchi di desiderio e ricchi per fare una accoglienza grande al Signore, persuasi che solo in lui e solo per lui noi avremo salvezza. Perciò in questo giorni si innalzi più frequente e più fervorosa la nostra preghiera, il nostro recitare il rosario, perché la Madonna ci partecipi la gloria dei suoi sentimenti. Un raccoglimento più intenso, più fervido per poter capire le cose di Dio e i segreti di Dio, per entrare proprio veramente in Betlemme, entrarvi con i sentimenti di Maria, perché Gesù sia contento di essere tra noi e di rinascere nel nostro cuore.

CODICE 77NLN01313N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 20/12/1977
OCCASIONE Omelia, Martedì feria Avvento, Novena Natale - VI giorno
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La grandezza di Maria, le donne dell’Antico Testamento
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