23/12/1977 - Omelia Feria Avv Novena Natale 9

Sant'Ilario d'Enza, 23/12/1977
Omelia, Venerdì Feria Avvento, Novena Natale - IX giorno

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Ml 3, 1-4. 23-24; Lc 1, 57-66

Zaccaria è ripieno di Spirito Santo, per sua bocca parla lo Spirito Santo, che sempre ha animato la Chiesa, la Chiesa dell'Antico Testamento e la Chiesa del Nuovo Testamento. Noi sappiamo che nell'Antico Testamento la sua ispirazione si è palesata attraverso i patriarchi, i profeti santi. Nel Nuovo Testamento è apparsa imponente la sua azione attraverso gli apostoli e attraverso tutto l'organismo della Chiesa. Nell'Antico Testamento lo Spirito Santo ha ispirato la Sacra Scrittura, sicché ogni parola della Scrittura sia Parola di Dio. Nel Nuovo Testamento non solo ha ispirato gli scrittori santi, ma ha dato l'intelligenza alla Chiesa di tutta la Scrittura. La sua opera non era dunque per un periodo, era per sempre e sappiamo che la sua opera è l'opera di santità. Egli fa fiorire nel nostro cuore i sentimenti, egli ci suggerisce le parole, egli porta i nostri cuori verso il Padre. Ci dà secondo quello che dice la Scrittura, ci dà lo spirito di adozione, cioè ci dà quello spirito di fede e di amore verso il Padre di noi figli adottivi. Ci dà il saper trattare con Dio, il saperci esprimere, il sapere compiere una preghiera degna di lui. È lui che ha preparato i cuori alla venuta di Gesù, è lui che dopo la venuta di Gesù ha fatto capire alle anime rette tutta la verità. È ancora in lui che noi ci uniamo a Cristo, che noi diventiamo capaci d’inginocchiarci davanti al presepe. L'intelligenza del mistero è data proprio dallo Spirito. E, inginocchiandoci, lo Spirito Santo fa del nostro cuore il tempio di Dio, fa nel nostro cuore la lode a Dio. Coloro che non sono guidati dallo Spirito non comprendono, non sanno, non riescono ad interpretare. Che cosa vedranno in un bambino nel presepe? Non vedranno nulla, mentre chi ha lo Spirito, vede tutto: vede la salvezza, vede la bontà, vede l'amore, vede l'umiltà, vede come Gesù ci dà esempio totale di una vita rinnovata.

Noi vogliamo dunque, alla chiusura di questa Novena, invocare ardentemente lo Spirito Santo, perché apra le nostre menti, perché riscaldi il nostro cuore, perché ci dia il vero spirito di adorare, di ringraziare, di benedire, di unirci a Gesù, di volerlo seguire. Particolarmente vogliamo chiedere lo spirito della preghiera. Lo Spirito Santo ha meravigliosamente dato a tutti i secoli le preghiere dei Salmi come preghiere adatte, come preghiere meravigliose, come preghiere che elevano, come preghiere adatte per tutti, come preghiere in cui tutti trovano quei sentimenti giusti, per cui si uniscono a Gesù, per cui si uniscono a Maria. È proprio vivendo i Salmi, che riusciamo a incontrarci nello Spirito con Gesù. Chiediamo perciò l'intelligenza dei Salmi: i Salmi di lode, i Salmi di ringraziamento, i Salmi di giubilo, i Salmi di penitenza. Valorizziamo molto questa preghiera dello Spirito Santo, perché l'anima nostra vibri davanti a lui, perché l'anima nostra sia veramente capace d’incontrarsi col Signore e di vivere così,come lui c’insegna fin dal presepio a saper vivere.

CODICE 77NON01313N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 23/12/1977
OCCASIONE Omelia, Venerdì Feria Avvento, Novena Natale - IX giorno
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Lo Spirito Santo nella Chiesa dell’A. e del N. Testamento
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