19/12/1974 - Omelia Feria verso Natale Novena Natale 5

Sant’Ilario d’Enza, 19/12/1974 giovedì
Omelia Feria verso Natale, Novena di Natale – V giorno

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Gdc 13, 2-7. 24-25; Sal 70; Lc 1, 5-25.

Il racconto dell’annuncio a Zaccaria è il preludio di tutta una festa, la festa di una nascita. Era l’inizio di un piano meraviglioso di Dio, il piano della salvezza. Giovanni doveva essere il precursore. Dopo l’aurora viene il sole. Tutta questa festa e questa gioia dobbiamo cercare di riviverle in noi, di riviverle in profondità, perché è esercizio della virtù teologale della speranza.

Noi, dal Signore, attendiamo la salvezza. Noi, dal Signore, attendiamo le grazie per realizzare la salvezza, per corrispondere, perché la nostra incapacità è tale che, senza un suo dono, non possiamo amarlo, non possiamo seguirlo, non possiamo vivere con Lui.

L’esercizio della virtù della speranza comporta allora un indirizzo preciso della nostra spiritualità; lo chiamiamo «confidenza», «abbandono», «fiducia». L’aspettiamo per noi stessi, aspettiamo questa mirabile salvezza per la nostra comunità, noi l’aspettiamo per tutta la Chiesa, perché la speranza è l’anima di tutta l’azione della Chiesa. La Chiesa agisce perché ha la parola di Cristo. La Chiesa agisce perché ha il mandato di Cristo, perché ha la promessa di Cristo. Se la Chiesa agisse fidandosi della sua struttura, dei suoi uomini, dei suoi mezzi materiali, deluderebbe sostanzialmente e fallirebbe. La Chiesa deve avere un’unica fiducia, la fiducia nello Spirito che l’anima, la fiducia in quelle parole del Signore che sono sempre infallibili: “Le forze dell’inferno non prevarranno”.

E quando andiamo verso il Natale, è un sentimento che deve essere veramente dominante in tutti noi che componiamo la Chiesa: la fiducia che il Signore venga e che il Signore sia accolto da tutti gli uomini; non solo da noi, da tutti! e tutti possano capire che c’è nell’umanità un’unica forza di felicità e questa forza è posseduta dalla Chiesa, un’unica forza. Non sono i legislatori, non sono i pensatori, non sono i costruttori quelli che porteranno la salvezza all’umanità. Una civiltà che si vuol fidare solo di sé, delle sue invenzioni, dei suoi mezzi, è una civiltà che si va disgregando. Noi sentiamo tutto questo peso, il peso di tutti i nostri fratelli che non hanno ancora compresa questa sostanziale verità: “Mostraci la tua salvezza, Signore, e saremo salvi”.

Stasera vogliamo pregare per questo: perché giunga a tutti gli uomini questa visione di fede, questa visione di grazia, questa visione d’amore.

“Beati i perseguitati per amore della giustizia” ha detto Gesù. Noi sappiamo quanti sono anche adesso. Noi sappiamo quanti milioni sono i confessori della fede, coloro che soffrono per la fede nel significato stretto, quelli che comunque soffrono per la giustizia, per un mondo migliore, per l’avvento di cose più grandi, più giuste, perché tutti possano avere il loro pane e tutti possano avere la loro casa, perché tutti possano avere delle condizioni degne dell’uomo e, ancora più, degne di un figlio di Dio.

Noi dobbiamo pregare perché i perseguitati per amore della giustizia siano forti, perché possano dare piena testimonianza, perché coloro che li perseguitano possano vedere e ricredersi, possano vedere e convertirsi. Noi dobbiamo sentire molta solidarietà con tutti quelli che soffrono, e questa nostra solidarietà dobbiamo condurla all’altare, cioè dobbiamo sentire che il Signore, che rinnova la sua morte nella Messa, la rinnova come prima vittima che dà valore a tutte le altre vittime, a tutti gli altri sacrifici. La Messa è il momento ideale per unirci alla Chiesa che soffre, per unirci alla Chiesa perseguitata, per unirci a tutti coloro che in qualche modo, pur fuori dalla Chiesa nominalmente, sono uniti ad essa perché lottano e tribolano per realizzare il piano di Dio, che è un piano di felicità e di bene per tutti gli uomini.

Sia questa nostra preghiera veramente forte, un nuovo modo, un nuovo gradino per prepararci bene a capire il Natale nel suo valore universale.

CODICE 74NIN01312N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 19/12/1974 giovedì
OCCASIONE Omelia Feria verso Natale, Novena di Natale – V giorno
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Speranza – Beati i perseguitati per amore della giustizia
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