31/05/1981 - Omelia Festa Ascensione Prima Comunione

Sant'Ilario d'Enza, 31/05/1981
Omelia, Domenica VII settimana di Pasqua, Solennità Ascensione -Anno A-1°Comunione

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At 1, 1-11; Ef 1, 17-23, Mt 28, 16-20

È giunto il momento da voi così atteso. Siamo tutti vicino a voi e preghiamo per voi, preghiamo fervorosamente per voi perché la grazia della Prima Comunione vi aiuti mirabilmente a crescere bene, ad essere come vi vuole il Signore, ad essere come i vostri cari vi desiderano. In questo mondo, nel quale ci sono tanti motivi di preoccupazione, voi dovete crescere come dei fiori belli in un giardino, dovete crescere secondo quanto ha detto il Signore. Ve lo ricordate cosa ha detto Gesù? Ha detto: “Lasciate che i bambini vengano a me, perché di essi è il Regno dei Cieli” (Mt 19, 14). Bisogna che siate degni di queste parole del Signore, perciò che conserviate il cuore buono, che amiate Dio, che amiate in Dio chi vi ama e anche chi non vi ama, che abbiate sempre una grande volontà di bene.

In questa festa della Ascensione del Signore abbiamo una chiara indicazione da meditare. Il Signore sale in alto, ma il Signore, che era venuto per noi, ci ricorda che dove è il capo qui sono le membra. Una testa non vede, staccata dal corpo. Dove è il nostro Capo Gesù, lì deve essere tutta la nostra tensione, il nostro desiderio, la nostra volontà. Come ci ha detto il Signore: “Dov’è il tuo cuore?” “Il tuo cuore è dove è il tuo tesoro” (Mt 6, 20). Avere il cuore nel cielo vuol dire – lo capite bene – dare alla vita un senso ascensionale, cioè dare alla vita un chiaro orientamento verso le cose di Dio, verso le cose celesti, verso quella che è la conquista totale di una vita che non rifiuta le cose della terra, ma le rende degne del cielo. Imprimetevi nell’anima questo pensiero: - Io sono di Dio, io devo tendere a Dio. Dio è il primo, non lo posso mai mettere in secondo posto. Dio è il primo, Dio va servito per primo, Dio va cercato per primo, Dio va amato per primo. Dio sopra tutte le cose. In questo giorno voi, ricevendo il Signore, professate la fede, cioè dite che la fede è entrata nell’anima vostra e che, coscientemente per quanto ve lo permette la vostra età, voi con responsabilità accettate la Parola di Dio, accettate di vivere insieme a Dio.

E perciò in questo senso di responsabilità fate i vostri propositi ed elevate ancora le vostre preghiere. Al primo posto pregate per le vostre famiglie, che vi hanno dato la vita non solo naturale, materiale, ma anche la vita della fede. I vostri cari sono qui presenti perché credono, perché professano la loro certezza in una vita immortale. Pregate per i vostri cari ricambiando solo un po’ i sacrifici che hanno fatto per voi. Proponetevi di essere la loro consolazione. Pregate per la vostra Parrocchia, perché ottenga quegli scopi che si prefigge la Chiesa, la Chiesa locale è la Parrocchia. Pregate ancora per la Chiesa universale, pregate particolarmente per il Papa. L’orribile sacrilegio, commesso contro la sua persona, accresca nei nostri cuori l’affetto per lui, il desiderio di una pronta guarigione e attività. Pregate per tutti quelli che hanno bisogno. Pregate per gli ammalati, per gli indigenti, per tutto il mondo, per tutti i bambini soprattutto che non hanno la fortuna che avete voi: i bambini che soffrono fame, i bambini che crescono senza conoscere il Signore, i bambini abbandonati a se stessi. Pregate! La vostra preghiera è certamente accolta. Pregate, invocate e in questo sforzo di preghiera ci sarà ancora la vostra gioia di non aver fatto solo una festa per voi, ma di voler invitare tutti, invocando su tutti le grazie del Signore.

CODICE 81EZO01366B
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 31/05/1981
OCCASIONE Omelia, Domenica VII settimana di Pasqua, Solennità Ascensione -Anno A-1°Comunione
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Ascensione: avere il cuore nel cielo
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