15/08/1983 - Omelia Festa Assunzione

Sant’Ilario d’Enza, 15/08/1983
Omelia Solennità di Maria Assunta

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Ap 11, 19; 12, 1-6. 10; 1 Cor 15, 20-26; Lc 1, 39-56

Aveva predetto e si è verificato in un fatto grandioso. Aveva detto: “Ha innalzato gli umili”. Ecco Maria, la più umile, Colei che, come prime parole, aveva detto: “Io sono la schiava del Signore”. Lei, che ha servito con un’umiltà profondissima, con uno spirito d’obbedienza continuo, Lei è stata innalzata nel punto più alto dell’universo, Lei è diventata la Regina del cielo e della terra. E noi, con tutto il cielo, c’inchiniamo alla sua gloria. Noi la magnifichiamo come nostra madre e nostra regina.

Con quanto gaudio, con quanta letizia dobbiamo celebrare questa festa, perché ringraziamo Dio che l’ha fatta così grande e così potente. Ringraziamo Dio che in Lei ci ha amato tutti, perché, quando è innalzata la Madre, anche i figli hanno l’onore, hanno soave la speranza. Gesù aveva detto nell’Ultima Cena: “Io vado a prepararvi un posto. Quando ve l’avrò preparato ritornerò da voi, perché dove sono io voglio che siate anche voi”. La prima, Maria, che aveva seguito Gesù in una sequela così fervida e così crocefissa. Prima Lei. Dopo Lei anche noi.

E’ giusto allora che ringraziamo come un nostro favore personale. E’ giusto che gioiamo, perché anche noi siamo chiamati ad essere con Lei. E quando la vedremo in Paradiso, e quando avremo il suo sorriso, ecco, saremo pienamente ricompensati di quel poco che abbiamo fatto in questa vita. Perché la Madonna oggi ci dice a tutti: “Seguitemi. Seguitemi nell’umiltà, seguitemi nella pazienza, seguitemi nella carità”. Sì, Maria è stata la più partecipe delle sofferenze e delle preoccupazioni di Gesù, che erano le sofferenze per il mondo, per tutti gli uomini, per ogni singolo uomo. Maria, nascosta agli occhi di tutti, ha operato cose grandiose, perché ha saputo soffrire per tutti. E Gesù l’ha sottolineato quando, sulla croce, l’ha indicata come la Madre, l’ha indicata come la Madre di tutti i discepoli. Seguiamola in questa preoccupazione di salvezza, perché tutti gli uomini sappiano che c’è una cosa grandiosa da raggiungere, ed è una cosa possibile per tutti, per quelli che sono in una condizione particolarmente dura, per tutti quelli che su questa terra non hanno neanche il necessario.

Ecco, seguiamo la Madonna. Seguendo Gesù avremo così il modello perfetto. Bisogna amare Gesù come l’ha amato la Madonna. Bisogna ricalcare le sue orme e Maria è proprio qui per essere la nostra guida e il nostro aiuto.

Sia dunque questa festa un momento grande di gioia, ma sia soprattutto questa festa un motivo di innestarci sempre di più in una vita cristiana fervida, vissuta concretamente ogni giorno. Ogni giorno seguiamo Gesù come ha fatto la Madonna. E allora avremo in pieno la sicurezza dei nostri giorni, e l’avvenire non ci spaventerà, e la morte non sarà un’angoscia. La morte sarà un passare dalla fede alla gloria. La morte sarà il passare da questa tribolazione alla pace meravigliosa della visione.

Animiamoci dunque e siamo sempre più devoti della Madonna, per essere portati da Lei lassù, nella gloria della visione eterna.

CODICE 83HEO0133JN
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 15/08/1983
OCCASIONE Omelia Solennità di Maria Assunta
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Assunzione di Maria
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