27/06/1987 - Omelia Festa Cuore Immacolato Pellegrinaggio a Fontanellato

Is 61, 10-11; Lc 2, 41-51.

Bisogna essere degni di Lui per essere dei veri suoi discepoli. Per essere degni di Lui dobbiamo fare le stesse scelte, avere la stessa carità, avere la stessa umiltà. Noi sappiamo che non è facile, ecco perché dobbiamo insistere sulla devozione alla Madonna. Dobbiamo insistere perché solo Lei ci può efficacemente aiutare ad essere di Gesù, a vivere di. Lui, ad avere le sue strade. La Beata Vergine! Quando Dio creò l’uomo, dice il libro della Genesi, lo mise in un giardino, il Paradiso terrestre. Quando Dio ha fatto la Chiesa, ha creato un giardino di gioia e di speranza: quel giardino è la Beata Vergine. È Lei che deve essere la nostra vera vita.

Dobbiamo restare nel Cuore della Beata Vergine, solo così possiamo efficacemente ringraziare, abbiamo tanti motivi per ringraziare! Solo così possiamo essere pronti a fare i sacrifici che sono necessari, solo così possiamo imprimere nel nostro cuore i segni di Gesù. Bisogna che ci persuadiamo sempre più della necessità di questa devozione. L’arduo cammino è facilitato dalla sua presenza, dalle sue grazie, dalla sua amabilità.

Per questo ripetiamo quella parola che è nel Cantico dei Cantici: “Mostraci la tua faccia, perché la tua faccia è bella” (cfr Ct 2,14). Guardare alla Beata Vergine è guardare la faccia che si assomiglia di più a Gesù, è avere tanta confidenza e tanta speranza. Vogliamo essere pronti, vogliamo essere forti, vogliamo essere impegnati nel nostro cammino comunitario.

Ci doniamo, ci affidiamo a Lei, perché Lei ci sorregga, perché Lei ci scusi davanti al Signore, perché Lei, come la Madre che Gesù ci ha dato, ci insegni quelle forme di generosità, quell’impegno di amore che è necessario esprimere. Diciamo di sì e promettiamo di diventare veri discepoli di Maria, per diventare veri discepoli di Gesù.