25/02/1982 - Omelia Giovedi Ceneri

Sant’Ilario d’Enza, 25/02/1982
Omelia, Giovedì dopo le Ceneri - 19820225 Omelia Giovedì Ceneri.mp3

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Dt 30,15-20; Lc 9,22-25

“Chi vorrà salvare la propria vita la perderà”. Ascoltiamo con molto desiderio questa sua parola, il desiderio di capire, il desiderio di potere andare dietro di Lui, perché si tratta della sua sequela: se qualcuno vuol venire, dobbiamo andare dietro di Lui, non promette delle cose della terra, promette delle cose di cielo, promette e le sue promesse si adempiono infallibilmente.

Il Signore sotto una apparenza dura, sotto una apparenza di negatività nasconde delle incalcolabili ricchezze. Sembra che seguire Lui sia morire, che seguire Lui consista tutto nella negazione di noi stessi, nel perdere ogni bene; e invece quanto è ricco il suo messaggio, quanto è magnifico! Lui chiama a rinnegarci, ma chiama nell’amore, in quell’amore che supera tutti gli amori, in un amore umano e in un amore divino, Lui ci offre il suo Cuore, Lui ce lo offre con delle incalcolabili grazie.

Seguire il Signore è una beatitudine, la grande beatitudine, l’unica vera e profonda consolazione della vita.

Lo sappiamo bene: è venuto per instaurare la nuova alleanza quel patto di amicizia con Dio che ci consacra come suo popolo, e le sue parole sono poste così nel suo sacrificio: il calice del mio sangue della nuova ed eterna alleanza.

Il Signore ci è venuto a portare un patto di amicizia con Dio un patto meraviglioso in cui noi diventiamo dei veri amici, dei veri i prediletti da Dio. È nella fraternità con Gesù, è nella comunione con Gesù che noi realizziamo questo patto di amicizia, perché Lui ha sparso il Suo Sangue perché noi fossimo amici di Dio, perché noi fossimo davanti a Dio redenti, lavati perché fossimo santi.

Ecco allora che noi apprendiamo queste parole come parole che escono dal suo Cuore: prendere la croce ogni giorno e seguirlo, ma non è una cosa che ci umilia, una cosa che ci toglie, è una cosa che ci dona immensamente perché viene dal Suo Cuore, viene dal suo Amore; ed ecco in questo quadro magnifico dell’alleanza che si devono collocare le promesse che il Signore Gesù ha dato a santa Margherita Maria Alacoque nella sua continuità di messaggi a Paray le Monial.

Sì, sono promesse, sono promesse magnifiche, ne hanno raccolto soprattutto dodici, ma sono tante e non si devono intendere come promesse magiche, come qualche cosa di formale, così buttato là per anime sentimentali, per anime che vogliono accontentarsi di una strada facile.

Rientrano nel messaggio eterno del Nuovo Testamento: Dio ha così amato il Suo Figlio, lo ha così prediletto ma lo ha dato per la salvezza del mondo; e ognuno ha le sue grazie, il Signore ci dona tutte le grazie necessarie alla nostra vita, allo stato particolare della nostra vita.

Il Signore ci è vicino, ci sorregge, ci guida. Ecco allora la confidenza: la sicurezza della sua presenza, la sicurezza della continua assistenza della sua carità.

Oh, ripetiamo la nostra confidenza!

Dal Cuore di Gesù ogni gioia, dal Cuore di Gesù ogni grazia, dal Cuore di Gesù il sostegno di ogni momento; tutti e in ogni ora sono sicuri di avere con Gesù l’accesso al Padre, la sua meravigliosa benedizione.

CODICE 82BQQ0134YN
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 25/02/1982
OCCASIONE Omelia, Giovedì dopo le Ceneri - 19820225 Omelia Giovedì Ceneri.mp3
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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