10/01/1974 - Omelia Giovedi Feria Natale

Sant’Ilario d’Enza 10/01/1974, Giovedì Feria Natale
Omelia

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1 Gv 4,19-5,4; Sal. 71; Lc 4, 14-22a

Il cristiano deve continuare la missione di Gesù, quella missione che è di amore al Padre e di salvezza per il mondo.

Abbiamo udito Gesù che con la potenza dello Spirito Santo insegna e porta la parola, quella parola, quella volontà del Padre che erano vitali.

È Gesù che sottolinea, attraverso il brano del profeta Isaia, come in tutto fosse la sua azione nell’ordine dello Spirito del Signore.

Ed è proprio qui dove noi dobbiamo porci in grande umiltà. Come possiamo annunciare la parola di Dio, realizzare così il nostro battesimo, essere di testimonianza, essere fervorosi senza una comunicazione profonda di Spirito Santo?

Ci ha detto S. Giovanni nella prima lettura: “Questa è la vittoria che vince il mondo, la nostra fede”. È proprio nella fede che noi realizziamo la nostra docilità, quella docilità allo Spirito di Dio che ci permette di compiere fino in fondo la nostra responsabilità, il nostro dovere. Perché essere battezzati è un grande onore, è una grande gioia, ma comporta un impegno, una forza d’impegno, una generosità d’impegno, una vera attenzione a quanto lo Spirito Santo dice a noi e vuol costruire per mezzo nostro.

Ogni cristiano è come Gesù: non è per se stesso. Ogni cristiano è per portare lo Spirito del Signore e perciò dare quanto il Signore vuole che noi diamo nell’ordine della carità, nell’ordine della bontà, nell’ordine della devozione.

Vorrei che questa sera meditassimo allora sulle nostre relazioni con lo Spirito Santo, che riflettessimo davvero in profondità, perché lo Spirito Santo abita in noi. Perciò il prendere atto di questa meravigliosa realtà, porci in docilità, superare con lo spirito di sacrificio le nostre difficoltà, essere sempre sereni anche in mezzo alle prove sta qui il preciso nostro impegno: abbiamo lo Spirito Santo, lasciamoci guidare dallo Spirito Santo. E questo avviene soprattutto nell’ascolto della parola di Dio e nella preghiera dove noi abbiamo una vera esperienza di fede e perciò dove noi possiamo veramente sentire il Signore ed essere guidati da Lui.

La fede è la nostra ricchezza, la fede ci dice questa presenza dello Spirito Santo, la fede ci pone nell’atteggiamento giusto.

Sia questa la grazia che invochiamo.

CODICE 74A9O01322N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza 10/01/1974, Giovedì Feria Natale
OCCASIONE Omelia
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Nella fede realizziamo la docilità allo Spirito
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