Is 26, 1-6; Mt 7, 21. 24-27
“Chi ascolta la parola di Dio e la mette in pratica”. Tutto il segreto è qui: nell’accogliere la Parola di Dio e tradurla.
Volere vivere perciò, come Gesù, della volontà del Padre, perché il suo cibo è stato fare la volontà di Dio. Lui ha fatto sempre la volontà del Padre, non si è spaventato di fronte al cumulo di sacrifici e di dolori, che comportava tutta la sua vita. Ha accettato con entusiasmo, anzi ha detto che non gli veniva l'ora, l'ora della sua gloria, perché immolarsi per la volontà del Padre, per amore degli uomini era proprio il suo titolo di gloria, era il suo compimento. Prima di spirare lo sottolineò: "Tutto è compiuto!" (Gv 19, 30).
Anche noi, se vogliamo seguire Gesù, dobbiamo ripetere: "Sia fatta la tua volontà!", ripeterlo a parole e ripeterlo con la vita, avendo unicamente questo intento e questa gioia di fare in tutto, di fare con perfezione la volontà del Padre nostro, come la fece il nostro padre Abramo nella fede, quando subì le prove che Dio chiedeva da lui: la prova del distacco, la prova del sangue, la prova dell'attesa.
Disse di sì Abramo. Partì da casa sua, accettò di sacrificare il suo figlio Isacco, seppe essere pronto a qualsiasi chiamata di Dio, seppe attendere.
Vorrei che vedessimo, in questa disposizione, una forte conquista nostra dell'Avvento, perché aspettare il Signore è aspettarlo nella sua volontà, è aspettarlo facendo le opere di bene.
Ci guidi in questo la Madonna, che ebbe più fede che Abramo. In lei la fede degli antichi patriarchi e degli antichi profeti raggiunse il suo vertice, lo sottolineò molto bene Elisabetta quando le disse: "Beata sei tu, perché hai creduto a quanto ti ha detto il Signore" (cfr. Lc 1, 45).
La fede della Madonna è stata un tale capolavoro, è stata una tale forza, che ha reso la sua vita completamente e totalmente fissa nella volontà di Dio, tanto forte che, quando Dio le chiese il sacrificio del suo Figlio, meglio di Abramo disse di sì e lo accompagnò fino sul Calvario e lo offrì come vittima al Padre celeste in un atto meraviglioso di amore, in un desiderio di salvezza per tutta l'umanità.
Domandiamole stasera la grazia di questa volontà precisa e forte di quello che piace a Dio. Sapendo che il grande ostacolo è il nostro egoismo, chiediamo di sapere efficacemente fare i nostri sacrifici, di avere viva la mortificazione nelle nostre membra, come dice san Paolo: "Portate nelle vostre membra la croce del Signore" (cfr. Gal 2, 20)
e così portiamola, perché sarà la nostra gloria, perché sarà il nostro vanto.
CODICE | 77N0N01310N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 01/12/1977 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì I settimana Tempo Avvento, Novena Immacolata - III giorno |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Fare la volontà di Dio |
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