04/12/1975 - Omelia Giovedi I Avv Nov Imm 6

Sant'Ilario d'Enza, 04/12/1975
Omelia, Giovedì I settimana Tempo Avvento, Novena Immacolata - VI giorno

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Is 26, 1-6; Mt 7, 21. 24-27

Dicevamo: la Chiesa è mistero, è meravigliosa pulsazione di vita divina. La Chiesa nel suo mistero ha una ricchezza meravigliosa, la ricchezza della vita che parte dal Cuore di Gesù, la Chiesa ha la ricchezza della presenza di Gesù. Gesù è presente, perché ama la sua Chiesa, perché continuamente per mezzo dello Spirito Santo l’arricchisce di doni, l’arricchisce di meravigliose promesse nell’ordine di quello che leggevamo poco fa. C’è una pietra che è fondamento di una costruzione, di una costruzione che non crolla, è lui, Gesù, la pietra d’angolo. Ma Gesù continua la sua opera e ha ancora un altro modo di presenza,

Gesù è presente nei suoi sacerdoti. È lui che li sceglie, è lui, non guarda se sono poveri di virtù, non guarda se sono inferiori a tanti altri, li sceglie perché li ama, li sceglie per rivivere in essi, nella sua opera di salvezza e di misericordia. Nei sacerdoti Gesù espande un suo particolare amore. È in questa predilezione che si matura la vocazione. Quando uno si sente chiamato, sa che quella chiamata è manifestazione di un amore molto grande per lui, di un amore molto grande per la sua Chiesa, perché i sacerdoti sono a servizio della Chiesa. I sacerdoti non sono nella Chiesa per comandare, i sacerdoti non sono nella Chiesa per avere un posto di privilegio, i sacerdoti sono nella Chiesa in un servizio tanto più umile quanto più incompreso, tanto più efficace quanto più è posto così in un’unica certezza, la certezza della sua assistenza, della sua continua sollecitudine.

Il sacerdote manifesta perciò l’amore di Dio, il sacerdote è visibilmente un testimone dell’amore di Dio. Il sacerdote nella Chiesa è veramente in una posizione di grande misericordia, perché il sacerdote raccoglie, perché il sacerdote offre, perché il sacerdote evangelizza. La misericordia di Dio si serve di lui per chiamare i peccatori, per assolverli dal loro peccato. Il Signore si serve di lui per continuare la sua vita eucaristica, per andare così in tutte le anime. Il Signore si serve di lui, perché sia guida a tutti quelli che hanno bisogno di sentire una parola forte e risolutiva. Grande è la dignità dei sacerdoti, grande e grande è la loro responsabilità. Grande è perciò il loro bisogno di essere capiti e di essere aiutati. Hanno bisogno che si preghi molto per loro, perché siano veramente fedeli alla Parola che hanno ricevuto, che siano fedeli fino in fondo. Difficilmente uno, che non è sacerdote può capire quanto spirito di sacrificio si richiede in uno per essere fedele, per essere veramente un santo sacerdote. Difficilmente. Il sacerdote vive insieme a Gesù e, se vive in pienezza, è molto contento, ma l’opera che si richiede da lui è tanto grande. Ecco perché dobbiamo pregare per i sacerdoti in continuazione. Ecco perché dobbiamo pregare, perché il Signore nella nostra Parrocchia faccia udire la sua chiamata a molti e questi sappiano corrispondere.

È in questo quadro che allora comprendiamo una parola: Maria è Madre della Chiesa, ma ha una specialissima maternità per i sacerdoti, lei che ha presentato al mondo il primo Sacerdote. Ecco perché la preghiera per i sacerdoti, dico, ripeto in una maniera tutta specialissima, deve essere rivolta attraverso l’intercessione della Madonna, la Vergine sacerdotale, lei che ha dato Gesù e che, sul Calvario, ha saputo offrirlo in un'infinità di amore. Stasera perciò preghiamo e stiamo vicino ai nostri sacerdoti quanto più il mondo li oltraggia, quanto più il mondo li calunnia, quanto più il mondo li disprezza. “Chi disprezza voi disprezza me” (Lc 10, 16). “Ma non illudetevi”, ha detto Gesù, “se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (Gv 15, 20). La nostra fede nel sacerdozio di Cristo, che continua attraverso delle povere creature, deve essere una fede che ci fa essere molto generosi, molto pronti, molto ricchi, proprio di quella ricchezza di bontà, che deve circolare in tutta la Chiesa, ma soprattutto verso i sacerdoti.

CODICE 75N3N01310N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 04/12/1975
OCCASIONE Omelia, Giovedì I settimana Tempo Avvento, Novena Immacolata - VI giorno
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI I Sacramenti: l’Ordine
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

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