12/01/1984 - Omelia Giovedi I Ord

Sant’Ilario d’Enza, 12/01/1984
Omelia, Giovedì I settimana Tempo Ordinario

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1 Sam 4, 1-11; Mc 1, 40-45.

Un miracolo. Un prodigio di bontà. Un prodigio di potenza. Come ha fatto il lebbroso a ottenere tanto miracolo? Avete sentito: “Lo supplicava in ginocchio” ed è su questa parola che dobbiamo fare la nostra riflessione.

L’uomo moderno non vuole essere soggetto a Dio, non vuole dipendere da Lui, vuole fare il suo benessere con le sue forze e la sua inventiva; non capisce che ogni bene viene da Dio e può venire solo da Dio. Bisogna che l’uomo si metta in ginocchio e senta la distanza che lo separa da Dio, per poter sentire bene l’amore di Dio che lo investe. Chi non sente la grandezza di Dio, non sente nemmeno il suo amore.

Dobbiamo essere, ognuno di noi, in quello spirito che viene chiamato lo «spirito di adorazione»: il sentire la grandezza di Dio, il sentire la nostra povertà, la nostra miseria, il sentire il nostro vuoto. Spirito di adorazione è riconoscere la verità, spirito di adorazione è aspettare, attendere dalla misericordia di Dio quei fiumi di salvezza che ci redimano e redimano il mondo. Il Signore è ancora pronto a ripetere le parole: “Lo voglio, guarisci!”. Quante malattie! Quante miserie! Quante mostruosità nel nostro mondo! Milioni di persone uccise, colpite dalla fame e dalla malattia senza nessun soccorso. Quanto questo mondo, invece di risolvere i suoi problemi, li aggrava! Gli uomini si dilaniano tra di loro e il problema della pace diventa sempre più difficile. E non bastano le riunioni, le affermazioni, gli slogan; non bastano le contorsioni. La pace viene come dono di Dio, che noi dobbiamo meritare; ognuno di noi senta quanto deve pregare il Signore, quanto deve invocarlo, quanto deve chiamarlo, perché si ripetano le sue parole: “Subito la lebbra scomparve”. Subito! Il Signore non si fa aspettare: “Ed egli guarì”.

Sentiamo il nostro dovere di pregare e di pregare molto, di pregare con tutta l’umiltà, in ginocchio, con tutta la fede. Ognuno di noi deve essere collaboratore al bene universale, migliorando se stesso e realizzando lo spirito di fede in una pienezza totale.

CODICE 84ABO01330N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 12/01/1984
OCCASIONE Omelia, Giovedì I settimana Tempo Ordinario
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La preghiera: lo spirito di adorazione, la dipendenza da Dio
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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