24/01/1974 - Omelia Giovedi II Ord

Sant’Ilario d’Enza 24/01/1974, Giovedì II Ord
Omelia

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La vita cristiana è sempre nell’ordine della lotta. Noi lo sappiamo: non sarà degno di gloria, dice la Scrittura, se non chi avrà combattuto fino in fondo. E l’apostolo S. Paolo esortava il suo discepolo dicendo: affaticati come un buon soldato di Cristo Gesù.

L’immagine ritorna con frequenza. La nostra vita di cristiani è una lotta, è nell’ordine di una battaglia: chi è timido, chi è pauroso, chi non sa prendere con Gesù la sua croce non può realizzare.

La fede è dei forti e solo nella fede si ottiene la vittoria.

Ecco che nella liturgia di questa sera noi abbiamo ancora questo invito, l’invito a partecipare al mistero di Cristo che è mistero di colui che ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita: lo ha fatto per mezzo del vangelo e nell’ubbidienza al Padre suo fino alla croce.

Dobbiamo togliere perciò ogni compromesso dalla nostra anima, dobbiamo ribadire il nostro proposito di essere leali, generosi, lineari, dobbiamo ribadire il nostro proposito di essere per nulla spaventati da ciò che ci aspetta tutti i giorni, ma di sapere con chiarezza che ogni giorno presenta le sue difficoltà, che ogni giorno domanda a noi un preciso impegno. Non dunque qualche volta, non dunque solo in certe circostanze: la vita cristiana è così, fortezza, esercizio di fortezza continuo.

Molti andavano da Gesù, dice il testo evangelico, gli si gettavano addosso per toccarlo, gli spiriti immondi gli si gettavano ai piedi. È dunque qui il segreto del nostro riuscire: la possibilità della forza di ogni giorno, la capacità di resistere. “Gli si gettavano addosso per toccarlo”: è in Gesù la sorgente della nostra forza, la vittoria su ogni passione e ogni cattiveria e ogni tentazione, sta qui il nostro segreto.

Partire allora da una considerazione molto realista: ci aspetta una lotta, una lotta di tutti i giorni; ma è un’altra considerazione non meno realistica: è con Gesù la possibilità, nel toccarlo.

La nostra esperienza della preghiera, la nostra esperienza dell’Eucarestia, la nostra esperienza della carità comunitaria: è nel toccare Lui, nell’essere veramente con Lui che sta la sorgente del nostro vincere e perciò del nostro gioire, del nostro realizzare.

Offriamoci quindi questa sera a continuare con Gesù, a intensificare con Gesù il nostro lavoro di bene, perché questo lavoro è la nostra pace vera, è la nostra realizzazione totale.

Lavorare con Gesù, lavorare uniti a Gesù.

CODICE 74APO01331N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza 24/01/1974, Giovedì II Ord
OCCASIONE Omelia
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La vita cristiana esercizio continuo di fortezza: la nostra forza è Gesù
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