20/01/1977 - Omelia Giovedi II Ord

Sant'Ilario d'Enza, 20/01/1977
Omelia, Giovedì II settimana Tempo Ordinario

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Eb 7, 25 - 8, 6; Mc 3, 7-12

“Una gran folla si recò da lui” (cfr. Mc 3, 7). Ecco ciò che desideriamo, ecco l’intento per cui preghiamo. L’ottavario, che stiamo facendo, è la preghiera perché tutti si rechino da Gesù, perché tutti i cristiani sentano che c’è un unico Maestro e, avendo un unico Maestro, un’unica dottrina, un’unica morale. Facciano un solo ovile sotto un solo pastore.

Come mai i cristiani sono divisi? Rappresentano uno scandalo per il mondo! Le varie confessioni cristiane, quelle confessioni che per motivi di orgoglio o per motivi politici si sono staccate dalla vera Chiesa, devono ritornare; o meglio tutti insieme si analizza la Parola di Dio, si scopre il vero senso della Parola di Dio e si realizza l’unità. Il pregare per i protestanti, il pregare per gli ortodossi, il pregare per coloro, che in qualche maniera non sono nella comunione di Roma, è un preciso nostro dovere.

È il movimento ecumenico che noi dobbiamo capire ed appoggiare. Il movimento ecumenico dice l’universalismo della verità cristiana. Quando Gesù ha auspicato l’unità: “Siano”, ha detto lui, “una sola cosa come tu, Padre, ed io siamo una sola cosa” (cfr. Gv 17, 21). I cristiani restano divisi e così rappresentano un punto di sofferenza, un grave punto di sofferenza. Da parte nostra, che atteggiamento dobbiamo tenere?

Prima di tutto un atteggiamento di fede, la sicurezza che la Parola del Signore è onnipotente, che la Parola del Signore ci può unire. Un atteggiamento di fede, perché Cristo ha voluto quest'unità, l’ha voluta con tutte le sue forze e si deve attuare.

Poi un atteggiamento di preghiera, la preghiera che Gesù stesso ci ha indicato come il primo elemento dell’apostolato: “Pregate, perché mandi molti operai nella sua messe” (cfr Mt 9, 38) Pregate, perché tutti sentano la loro responsabilità. Pregate. La preghiera è segno di amore, è segno di comprensione, la preghiera per i cristiani, la preghiera perché la Chiesa possa abbracciare tutti i suoi figli.

Poi una terza cosa: il desiderio si deve attuare nella comprensione. Poco sappiamo dei cristiani divisi, dei fratelli separati. Bisogna che ognuno di noi studi il problema perché, in una rinnovata comprensione, possiamo essere abili e, così, ardenti nel dialogo.

Poi educarci alla carità, perché la carità è veramente ciò che ci unisce sostanzialmente; al di là delle formule, al di là delle dispute c’è la carità. La carità dice apertura della mente, ma dice soprattutto pulsazione del cuore, una pulsazione del cuore che desidera che venga il regno di Dio, desidera che venga tutto il regno di Dio, venga dappertutto il regno di Dio. Molte volte siamo chiusi in noi stessi e facciamo fatica anche solamente a scambiare una parola con uno che ci è vicino. Dobbiamo aprire il nostro cuore. Un cristianesimo chiuso, chiuso in se stesso, non ha valore. La Chiesa è il prolungamento di Cristo e Cristo è il grande missionario. La Chiesa deve essere missionaria. Noi dobbiamo essere missionari, non dobbiamo stare tranquilli, se facciamo solo le nostre cose. Diceva san Paolo: “La carità di Cristo ci spinge” (cfr. 2 Cor 5, 14).

Ecco il programma pratico che dobbiamo avere: la carità di Cristo ci spinge verso tutti. La carità aperta, generosa, la carità completa, verso tutti è il modo migliore per realizzare il desiderio di Gesù, è il modo migliore per compiere in noi la sua volontà. Un cristianesimo aperto, generoso, fervido, ecco ciò che ci suggerisce la Liturgia di questi giorni. Pregare per i fratelli, renderci adatti ai fratelli. Pregare per i fratelli, interessarci di loro e, nella santa Messa particolarmente, pregare perché si verifichi questo prodigio: popolazioni intere ritornino alla Chiesa, i cuori retti trovino la via della comprensione. Sia quindi questa sera un proposito fervido pregare, offrire sacrifici, interessarci, educarci ad avere un cuore molto aperto.

CODICE 77ALO01331N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 20/01/1977
OCCASIONE Omelia, Giovedì II settimana Tempo Ordinario
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Unità dei cristiani
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