25/04/1974 - omelia giovedi ii pasqua 25 e 50 matrimonio

Sant’Ilario d’Enza 25/04/1794 – 25° e 50° matrimonio.
Omelia

Ascolta l'audio

Raccogliamo la parola del Signore: “Chi crederà sarà salvo”.

La fede è salvezza, la fede è base di ogni costruzione, la fede è sostanza delle cose sperate, la fede è vera sicurezza, è vera gioia.

In questo tempo pasquale, noi particolarmente sentiamo come sia giusto riflettere su questa gioia della fede, su questa magnifica salvezza che dà il senso vero del nostro esistere, che dà il senso del tempo, che dà la promessa dell’eternità.

“Chi crederà sarà salvo”: nel suo nome, in Lui, con il Signore.

È proprio questo l’elogio che la Chiesa pone per l’evangelista Marco che oggi noi onoriamo. Ha creduto, ha operato, è riuscito. A lui dobbiamo un testo del vangelo, a lui dobbiamo l’esempio di una vita diritta e forte.

Ed è proprio su questa magnifica figura di santo che noi dobbiamo specchiarci. Un cristiano fa come ha fatto san Marco: accoglie la parola di Dio con entusiasmo, traduce questa parola con perseveranza, cerca di essere conseguentemente lineare.

Onoriamo questo santo e chiediamogli la grazia di poter essere sempre così in un ordine ben preciso di vita, in una traduzione ben costante di fedeltà, quella fedeltà al vangelo che è onestà profonda, quella fedeltà al vangelo che è senso di dono e di testimonianza anche agli altri.

Ed è proprio con lui, con l’evangelista san Marco, che vogliamo essere riconoscenti al Signore, perché san Marco disse di sì al Signore e il Signore fece della sua vita una cosa meravigliosa. Ed è giusto che con questo santo noi diciamo il nostro ringraziamento per una particolare festa di oggi, perché il nostro ringraziamento sia più forte, il nostro ringraziamento sia più efficace, il nostro ringraziamento piaccia totalmente al Signore.

L’evangelista san Marco ci ha presentato in una maniera meravigliosa la figura di Gesù, ci ha insegnato che Gesù è tutto per noi. Ecco, la santa Messa di ringraziamento è proprio in quest’ordine: san Marco ci invita ad unirci al Signore Gesù nella Messa per dire un ringraziamento.

Una vita matrimoniale, chi la potrà raccontare? Come per tanti anni si vive insieme, ci si ama, si soffre, si lavora, ci si impegna: lunghi anni, lunghi anni nei quali vi è stato bisogno di tanta grazia di Dio, di tanta provvidenza, di tanta soave assistenza.

Oh, il ringraziamento che deve sgorgare del nostro cuore, perché il bene di una famiglia è il bene di tutta una comunità e di tutta una parrocchia. Noi diciamo un grazie al Signore, ci uniamo a Gesù, ci uniamo all’evangelista san Marco, ci uniamo a questi sposi, ci uniamo perché il grazie sia veramente pieno, sia veramente grande, sia veramente efficace. Il mattino è una promessa, ma è il mezzogiorno che è la pienezza, che porta il frutto.

Noi auguriamo che questo mezzogiorno sia lungo e bello, che questo mezzogiorno sia veramente un giorno che si prolunga nel bene, nell’amore e nella generosità vicendevole, che questo mezzogiorno sia veramente ancora una promessa, una promessa mentre già si portano tanti frutti, un sostegno mentre tanti sostegni si sono già dati, perché sia ancora una gioia, una vera e autentica gioia in cui ognuno possa accrescere di nuovo la gioia dell’altro.

Cinquant'anni, venticinque anni: sono tanti e quando questi anni sono stati pieni di carità, pieni di amore vicendevole, pieni di lavoro e di cose fatte insieme, ecco il grazie che s’innalza sempre di più, ecco il grazie che si estende sempre maggiormente, ecco l’augurio che esce dalla nostra preghiera, perché tutto sia fatto sempre meglio nella fede, perché tutto sia sempre di più nel nome del Signore, perché si verifichi veramente nella sua totalità la parola del Signore che abbiamo letto: “Chi crederà sarà salvo”.

Questa fede vissuta, questa fede non qualcosa di esterno e basta, ma una fede sentita sempre più profondamente, sempre più vivacemente, sempre di più in testimonianza.

Noi diciamo un augurio di ogni bene e lo diciamo di cuore, perché si moltiplichi la fede, si moltiplichi la grazia e perciò si moltiplichi la gioia.

CODICE 74dqo01361m
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza 25/04/1794 – 25° e 50° matrimonio.
OCCASIONE Omelia
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Ringraziamento per anniversario di matrimonio

Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS