1 Cor 15, 1-8; Gv 14, 6-14.
Gesù ha scelto di soffrire e di morire per la salvezza del mondo. E tutti coloro che con amore aderiscono a Lui, tutti quelli che diventano membra del suo Corpo, hanno chiaramente la stessa vocazione di soffrire, di morire per la salvezza del mondo.
Il cristiano, proprio perché cristiano, ha la necessità di evangelizzare; il cristiano ha la vocazione e la grazia dell’evangelizzazione. Fare catechismo non è qualche cosa che rientra nella perfezione e basta: entra nell’obbligo. Tutti dobbiamo portare Gesù, la sua Persona, la sua Verità. Tutti dobbiamo insegnare che unicamente in Gesù è la Vita, unicamente in Lui. Tante volte assistiamo invece all’indifferentismo e, col pretesto di rispettare la libertà degli altri, ci si accontenta di fermarsi qui, cioè di dire: “Abbiamo opinioni diverse; ognuno sceglie la sua opinione e basta”. È un errore molto grave. Non dobbiamo rispettare la libertà degli altri e l’opinione degli altri, ma la verità, e sappiamo che dobbiamo proclamare assolutamente la verità, e che l’errore dobbiamo chiamarlo col suo nome e una vita sbagliata dobbiamo considerarla tale, perché il Signore si è proclamato l’unico Maestro.
Oggi facciamo la festa dei santi apostoli Filippo e Giacomo. Il Signore ha posto la sua Chiesa sul fondamento degli Apostoli e ha detto: “Andate per tutto il mondo, predicate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo. Chi non crederà sarà condannato” (Mc 16, 16). Non possiamo restare indifferenti di fronte ai nostri fratelli, che mettono in posizione tanto sbagliata la loro vita, che rischiano il pericolo di perdere la vita eterna. Non possiamo restare indifferenti. Ecco perché vediamo com’è necessario evangelizzare e proclamare la sua verità e come ci dobbiamo adoperare per i nostri bambini, per quelli che crescono, perché possano incontrare in pienezza Gesù e possano essere fedeli a Lui. Un lavoro di evangelizzazione e l’evangelizzazione si appoggia alla preghiera, si appoggia all’unione fervida con lo Spirito Santo.
Noi dobbiamo perciò insistere particolarmente, perché in questo mese di Maggio viene data la Cresima e la prima Comunione ai bambini. Preghiamo, intercediamo per essi e adoperiamoci: possa così la nostra azione essere di utilità, di un’utilità così vitale, perché fuori di Gesù non c’è nessuna vera speranza.
CODICE | 84E2O01361N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 03/05/1984 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì II settimana Tempo di Pasqua, festa dei santi apostoli Filippo e Giacomo |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale; catechisti |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Evangelizzazione, vocazione di ogni cristiano |
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