14/04/1988 - Omelia Giovedi II Pasqua

Sant’Ilario d’Enza, 14/04/1988
Omelia, Giovedì II settimana Tempo Pasqua

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At 5, 27-33; Gv3, 31-36.

Dobbiamo sempre ricordare che Gesù è risuscitato per noi, per ognuno di noi. Come ci associa alla sua croce, ci associa alla sua gloria.

La sicurezza di essere con Lui è fonte di un’incredibile gioia, di un incredibile abbandono nella sua misericordia. Lo ha detto Lui: “Mi è stato dato ogni potere, in cielo e sulla terra” (Mt 28,18); e, ancora, si è attribuito il Salmo che dice: “Il Signore ha detto al mio Signore: siedi alla mia destra finché ponga i nemici a sgabello dei piedi” (Sal 109,1).

Partecipiamo alla Resurrezione di Gesù, perciò non ci può essere una tentazione che prevalga, che sia più forte di noi, se stiamo uniti a Lui e confidiamo nella Sua potenza.

Certo, “chi non obbedisce al Figlio, non vedrà la vita”. Non obbedire, non ascoltarlo, avere una impostazione contraria di vita, avere una pretesa saggezza che non è la sua ci nega la vita.

“Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa”. La pace del nostro cuore fruttifica così, non in una forma di sentimento ma in una certezza di verità: con Gesù è tutto; senza Gesù, nessun valore può sbocciare e durare. Con Gesù è la nostra vita, con Gesù deve essere il nostro continuo amore.

Dobbiamo amare Gesù, dobbiamo amarlo con tutte le forze; dobbiamo sapere che tutte le disposizioni sue sono dettate dall’amore, da un amore di cui non c’è nulla di più grande, perchè ci ama più di qualsiasi persona, più di qualsiasi agglomerato di persone. Ci ama più che noi non amiamo e non sappiamo amare noi stessi.

Quanto ci dobbiamo perciò porre nella tranquillità! Lui ha parlato della roccia: “La pietra scartata dai costruttori è diventata testata d’angolo” (Mc 12,10). Ecco, costruire la vita in questo amore a Gesù, in questa fiducia in Lui, in questa sicurezza che facendo la sua volontà non possiamo fare nulla di meglio, che facendo quello che ci ha indicato Lui è la strada supremamente sapiente.

Unirci a Gesù, dirgli di nuovo la nostra totale disposizione, dirgli quanto vogliamo vivere nella sua obbedienza, quanto vogliamo crescere nel suo amore.

In questa crescita c’è la nostra vera vittoria, il nostro vero trionfo.

CODICE 88DDO01361N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 14/04/1988
OCCASIONE Omelia, Giovedì II settimana Tempo Pasqua
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La nostra pace è nella grande fiducia nell’amore di Gesù
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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