Is 7, 10-14; Lc 1, 26-38
Quest’annuncio ha diviso per sempre il tempo: il tempo prima era tempo di sofferenza e di attesa, il tempo dopo è tempo di salvezza e di misericordia, proprio perché la Madonna ha detto di sì; ha detto un sì che tutto l’universo aspettava: lo aspettavano gli Angeli, lo aspettava Adamo, lo aspettavano tutte le generazioni del mondo. Da questo sì, da questa offerta che fa la Vergine sono venuti tutti i nostri beni, tutti!
La Madonna ha detto di sì e “il Verbo si è fatto carne e ha preso dimora tra di noi”(cfr Gv 1,14). D’ora in poi gli uomini avranno sempre con loro Dio, lo avranno fino al Calvario, fino alla Risurrezione, lo avranno fino all’Eucaristia. Oh, quanto è stato prezioso questo momento! E dobbiamo benedire Dio e dobbiamo ringraziarlo e dobbiamo mettere a disposizione di Lui tutto quanto siamo e tutto quanto possiamo, tutto! Il tempo diventa tempo di Redenzione, di salvezza, tempo di amore e di grazia, tempo in cui si può conquistare il paradiso, tempo nel quale possiamo aiutare i nostri fratelli a cambiare se stessi e ad entrare nel servizio di Dio.
Ecco, con quanto slancio allora questa sera dobbiamo ringraziare la Beata Vergine! E come dobbiamo diventare generosi e pronti nel corrispondere a tutta la misericordia, a tutto l’invito di Dio! “Redimentes tempus” dice la Scrittura (Ef 5,16), bisogna redimere il tempo, cioè bisogna dare al tempo la giusta sua proporzione, dobbiamo capire che col tempo guadagniamo l’eternità, che col tempo possiamo fare delle cose meravigliose. Il tempo ci è dato per fare il bene. Fino a che abbiamo tempo facciamo il bene, riempiamo il nostro tempo di tutto il bene possibile. Passa il tempo e passa l’occasione di crescere davanti a Dio, passa la preziosità di un dono che è veramente prodigioso. Abbiamo poco tempo, anche la vita più lunga è poco tempo! Adoperiamolo, adoperiamolo proprio nell’ordine dell’Incarnazione, nell’ordine della Redenzione, rendendoci ben saggi nel fare la volontà di Dio e mettendoci a disposizione del Signore, perché ci adoperi per fare il bene. L’ozio deve essere rigettato.
Il lavoro, l’impegno, il dovere dobbiamo saperli vedere nella volontà di Dio, nella sua grazia e nella sua potenza. Così daremo lode al Signore e ci prepareremo ad usare bene della grazia del Natale, per progredire e dare i giusti frutti che si aspetta da noi il Signore.
CODICE | 84NLN01312N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 20/12/1984 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì feria di Avvento, Novena di Natale – VI giorno |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Il tempo: dono per la salvezza |
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