At 8, 26-40; Gv 6, 44-51
Dobbiamo meditare con gioia sulle parole di Gesù: “Io sono il pane della vita”, quella meravigliosa vita che è partita dal Cuore del Padre, che ci è stata donata per mezzo di Gesù, quella vita che non viene meno, quella vita che è principio di tutte le grandezze ed è il principio di tutte le cose più belle, una vita che non viene mai a meno. Questa vita, che noi chiamiamo «soprannaturale» perché è al di sopra di tutte le nostre esigenze e di tutte le nostre capacità naturali, questa vita è quella che Gesù ci dona nel Battesimo e completa nell’Eucarestia. Questa vita, per la quale Lui ha accettato di morire in croce, è quella vita per la quale noi diventiamo figli di Dio e abbiamo l’eternità per noi.
Che cosa valgono allora i cosiddetti tesori della terra? Che cosa vale quello che il mondo può dare? Che cosa vale? Meditare su questa vita è sentire come il Signore è meravigliosamente buono, è meravigliosamente potente, perché fa di noi dei suoi figli, che vivranno per l’eternità con Lui nella sua gioia e nella sua gloria.
Rinnovare il pensiero del Battesimo vuol dire allora rinnovare la stima per la grazia che ci fa figli di Dio, vuol dire rinnovare la forza, che dobbiamo avere per respingere tutti gli attacchi dei nemici. Il peccato grave è il peccato che ci toglie questa vita, che toglie questa grande e meravigliosa realtà.
Riaffermare la devozione al proprio Battesimo è allora riaffermare la lotta contro ogni peccato, contro tutto ciò che conduce al peccato, contro la mediocrità stessa, che poi indebolisce un’anima sempre di più e la mette in pericolo di perdere il suo tesoro.
Oh, accrescete la stima del vostro Battesimo, accrescetela! Venerate il vostro Battesimo, amate quella grazia meravigliosa che il Signore ha messo nel cuore e seguite con generosità, con umiltà il Signore. Servitelo nella Chiesa, perché fuori dalla Chiesa non è possibile essere figli di Dio, perché fuori della Chiesa non è possibile il servizio vero al Signore, la perseveranza vera. Amate perciò la Chiesa nella vostra parrocchia, amate la Chiesa e cercate di essere così nell’amicizia insieme, perché il motivo dell’amore lo abbiamo proprio sicuro e intramontabile nel Battesimo. Ci dobbiamo amare, perché figli dello stesso Padre Celeste, perché tutti insieme siamo in Gesù una sola cosa.
Valga allora questo proposito di vita, questo proposito d’amore e di generosità.
CODICE | 84E9O01362N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 10/05/1984 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì III settimana Tempo di Pasqua − Festa del Battesimo |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Vivere il Battesimo |
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