21/03/1974 - Omelia Giovedi III Quar

Sant’Ilario d’Enza, 21/03/1974
Omelia, Giovedì III Settimana Tempo Quaresima

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Ger 7,23-28; Lc 11,14-23

Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Ci sono dei demoni che rendono muti. Quando parliamo di Satana, quando parliamo delle tentazioni del diavolo, c’è chi sorride, immaginando chissà che cosa. Eppure è un dato sicuro, è un dato della nostra fede, l’esistenza di spiriti cattivi, di spiriti cattivi dotati di forza, dotati di intelligenza. Restano sempre, come natura, degli angeli che si sforzano di allontanarci da Dio. Perciò dire credere nel demonio è necessario per chi accetta la parola di Dio. C’è veramente Satana. Ci sono veramente le sue tentazioni, ci sono veramente le sue ossessioni. Ritorna la parola dell’Apostolo: “Non si tratta”, dice l’Apostolo, “fratelli, di lottare solo contro delle potenze di questa terra. Si tratta di lottare contro i principi di questo mondo” cioè con delle forze che agiscono nel mondo, che agiscono attraverso il mondo a nostro danno. Proprio perché io credo in Dio, credo in Satana. Proprio perché io credo nella parola di Gesù e nel suo amore, credo nell’esistenza di questi spiriti cattivi. È necessario credere, perché altrimenti siamo ben sguerniti, siamo ben privi di attenzione e soccombiamo più facilmente. Con questo non diciamo di vedere il diavolo dappertutto. Con questo non diciamo di esagerare nell’attribuire tutto al diavolo. Però c’è la sua tentazione. Però c’è la sua azione. Però ci sono i suoi tranelli. “Fratelli”, diceva san Pietro, “siate sobri e vigilanti perché il vostro avversario, il diavolo, come un leone che rugge, sta attorno cercando chi divorare. Resistetegli nella fede”. Noi lo sappiamo guardando un po’ questo mondo. Certe esplosioni di odio, certe forme di cattiveria, certe particolari forme di impurità ossessiva, certe brutte, terribili cose che non possono nascere dal cuore dell’uomo testimoniano la presenza, il fiato del nostro avversario Satana. E dice qui: “un demonio che era muto”. Il diavolo alle volte fa tacere. Ci sono i diavoli che fanno tacere. Eh, come ci sono i diavoli che fanno parlare. Quando o il silenzio o la parola sono richiesti dalla carità. Ci sono i diavoli dell’ozio e ci sono i diavoli dell’attività sbagliata. Ci sono i diavoli dei pensieri cattivi eccetera. Prendiamone ben atto. E ricordiamo, particolarmente in questo periodo quaresimale, che la vita spirituale si snoda e si afferma nella lotta. Non è possibile essere buoni se non con la lotta, se non col superamento, se non attraverso uno sforzo continuato. È necessario che ci convertiamo allo sforzo. Noi che tendiamo sempre a non sforzarci, che tendiamo sempre a quelle forme di indolenza e di pigrizia spirituale che sono così facili. La vita spirituale è una lotta e ogni giorno dobbiamo porre la nostra testimonianza di amore a Dio in questa lotta. Ogni giorno noi dobbiamo cercare di essere ben presenti per dare il nostro contributo alla lotta contro il male che fa la santa Chiesa. Ci dobbiamo sentire parte viva della Chiesa che soffre, parte viva della Chiesa che lotta, della Chiesa dei martiri, della Chiesa che ogni giorno soffre nelle sue membra. Ci dobbiamo sentire parte della Chiesa ed essere ben presenti a questa lotta superando le nostre tentazioni, superandole con coraggio, con fiducia invocando l’aiuto di Dio, quell’aiuto che tante volte ci arriva mediante i suoi angeli, mediante la nostra devozione all’angelo custode, a san Michele Arcangelo. Ecco il nostro sforzo per essere generosi, pronti, fedeli, per non lasciarci intimidire mai dal male sapendo che è proprio in questa lotta che dimostreremo il nostro amore e che non siamo mai soli e che sicuramente possiamo vincere perché il Signore è con noi. Sia dunque il nostro proposito quello di lottare meglio contro le nostre tentazioni e di collaborare nella Chiesa alla vittoria del male sotto qualsiasi forma si presenti.

CODICE 74CMQ01342N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 21/03/1974
OCCASIONE Omelia, Giovedì III Settimana Tempo Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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