La missione data alla Chiesa è la stessa che hanno ricevuto in quel giorno i dodici. Gesù cominciò a mandarli e ancora adesso manda gli uomini, li manda nel suo nome, col suo potere, li manda così come Lui stesso ha testimoniato: “Come il Padre ha mandato me, così io mando voi”. È per la salvezza, per la totale salvezza dell’umanità.
La Chiesa, infatti, non può preoccuparsi solo di se stessa, non può preoccuparsi solo dei suoi: la Chiesa è mandata a tutti gli uomini, a tutti gli uomini deve porgere quanto il Signore le ha dato e le sue energie devono essere, allora, per tutte le necessità degli uomini.
La Chiesa è inviata come Gesù è stato inviato, ma la sua finalità non può essere diversa anche se va a tutti gli uomini, a tutti gli uomini per la loro salvezza, la salvezza, è evidente, di tutto l’uomo e non solo di una parte dell’uomo: salvezza dell’anima e salvezza del corpo, salvezza per l’eternità e salvezza per il tempo.
Ecco perché noi che formiamo la Chiesa dobbiamo sentirci ben impegnati: non svuotiamo la parola Chiesa pensando che siano solo gli altri, che siano solo determinate persone che la rappresentano o che hanno degli uffici e degli incarichi nella Chiesa. La Chiesa siamo tutti noi e perciò tutti noi abbiamo questo compito, un compito grande, una responsabilità piena che colma la vita. Il cristiano non è per sè: il cristiano è per la salvezza dei propri fratelli.
Ecco perché questa sera noi preghiamo, perché sia ben capita nella nostra comunità questa idea che è basilare, che sia ben capita, come la nostra comunità si deve esprimere da Chiesa, si deve esprimere così come il Signore ha voluto, così come il Signore ha mandato.
Ecco perché preghiamo e nello stesso tempo poniamo la nostra revisione di vita umile, sincera, profonda, per vedere se tutti noi, nella nostra vita di ogni giorno, nei nostri compiti assegnati in parrocchia, in quelli che facciamo o in quelli che potremmo fare cerchiamo di essere secondo la parola del Signore, cerchiamo di essere secondo quanto Lui ci ha dato nel santo battesimo e nella santa cresima.
È necessario: ognuno di noi si pone così davanti al Signore e vuole vedere come è comprensivo e largo di cuore, come esercita il suo spirito di sacrificio, come si pone in vera generosità. Ognuno di noi non vada tanto lontano, indaghi proprio in ogni sua giornata, in ogni sua relazione, in ogni circostanza che comunemente la vita pone, per vedere se siamo così nella linea del Signore, se anche noi sentiamo veramente che mandati dobbiamo essere come Colui che ci ha inviati, nell’umiltà e nella povertà di spirito, nella generosità fino in fondo, così come ci ha indicato Gesù nelle sue parole e, più ancora, nella sua vita.
CODICE | 74B6O01333N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza 07/02/1974, Giovedì IV Ord |
OCCASIONE | Omelia |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | La nostra missione |
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