1 Re 2,1-4. 10-12; Mc 6, 7-13.
I Dodici, mandati da Gesù, andarono dappertutto e predicavano che la gente si convertisse.
I Dodici attraverso il ministero della Chiesa sono anche per noi. Anche noi abbiamo bisogno di entrare in un’idea vera, importante, una risoluzione decisa: convertirci. Che cosa vuol dire questa parola se non darci a Dio? Se non consegnarci alla sua Parola? Perché troppo spesso noi abbiamo delle mezze cose. Scendiamo a patti e non ci consegniamo al Signore perché abbiamo paura che diventi troppo esigente. Abbiamo paura di perdere le nostre supposte soddisfazioni umane. Abbiamo paura di convertirci e restiamo sempre a metà. Troppo spesso restiamo a metà. Quindi abbiamo delle preghiere a metà, con poca perseveranza e scarso fervore. Abbiamo una partecipazione alla Messa stentata e distratta; siamo, più che partecipi, degli spettatori. Poniamo le cose a metà in quella che è l’esigenza della nostra carità, della nostra fede, della nostra speranza. Siamo dei cristiani, così, molto poveri, dei cristiani in contraddizione con ciò che professano e con ciò che proclamano.
Ecco perché ci dobbiamo preparare a una conversione vera, a una decisione robusta. Ci dobbiamo preparare alla Quaresima che è vicina, perché la Quaresima rappresenti per ognuno di noi una vera conquista. Una Quaresima che non passi inutilmente; che fin dal primo giorno, quando mercoledì ci porremo le ceneri sul capo, si inizi un cammino generoso e forte, guidati dalla grazia particolare del Signore, sorretti dalla sua magnifica misericordia. Poniamo quindi il nostro cuore sereno ma forte. Poniamo il nostro cuore deciso e volentieri impegnato. Poniamo la nostra anima nelle mani della grazia di Dio. Lasciamoci guidare dallo Spirito Santo, lasciamo che lo Spirito Santo muova così la nostra mente che si apra a capire la Parola di Dio. Lo Spirito Santo irrobustisca la nostra volontà perché non sia una cosa ridicola, delle velleità senza senso. Dia quello spirito di sacrificio al nostro spirito in modo che possiamo conquistare le vere spirituali gioie che il Signore ci comunicherà nella Pasqua.
Ascoltiamo la voce del Signore. Diciamo di «sì». Impegniamoci fino in fondo. Che quest’anno sia proprio l’Anno del Battesimo, l’anno in cui, dalla riflessione sul Battesimo, cerchiamo di essere cristiani logici, coerenti e forti.
CODICE | 86B5O01333N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 06/02/1986 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì IV settimana Tempo Ordinario |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Conversione, preparazione alla Quaresima |
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