24/04/1986 - Omelia Giovedi IV Pasqua

Sant’Ilario d’Enza, 24/04/1986
Omelia, Giovedì IV settimana Tempo Pasqua

Ascolta l'audio

At 13,13-25; Gv 13, 16-20.

La vita cristiana è tutta qui: nell’accogliere Gesù perché Gesù è il salvatore, Gesù è l’amore stesso di Dio che è venuto a noi ed è venuto per darci i beni celesti, per condurci al Padre, perché accogliendo lui, accogliamo il Padre.

Lo sforzo nostro quindi è aprirci alla sua potente e meravigliosa carità. Aprirci a lui, a lui e a quelli che lui manda. Perché il Signore viene spesso a bussare alla nostra porta: e un fratello che ha bisogno, e un fratello ammalato, e un fratello nel dolore, e un fratello che si dibatte in mezzo ai suoi difetti e ha bisogno di comprensione. Chi accoglie un fratello bisognoso accoglie Gesù. Lo dobbiamo sempre ricordare perché l’insidia del nostro egoismo è sempre molto urgente. Siamo portati a fare ciò che ci piace. Siamo portati a schivare gli oneri e le preoccupazioni. Siamo portati così a chiuderci in noi stessi e a dimenticare questa parola del Signore che è una parola tanto grande e tanto importante che lui ha pronunciato dopo aver fatto un servizio di umiltà: dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli. Quel senso di umiltà, quella intelligenza di fervore. Quanto dobbiamo cercare di ricopiarlo! Perché altrimenti i nostri sforzi sono sforzi vani e non siamo suoi anche se ce lo dichiariamo. Siamo suoi se lo sappiamo accogliere, siamo suoi se la sua regalità lasciamo che entri potentemente nella nostra vita. Cosa vuol dire servire i fratelli? Vuol dire servire Gesù. Gesù domanda, chiede, esorta. Gesù si mette nel fratello con insistenza. Il regno di Dio è un regno di fraternità, è un regno di generosità, è un regno che domanda questa chiarezza di idee e questa generosità di sentimenti.

Proponiamoci perciò, in sviluppo della spiritualità pasquale, di essere molto attenti, di essere molto premurosi, di essere distaccati dalle nostre voglie, dalle nostre chiusure e aprirci a Gesù, e aprirci a tutti gli inviti che il Signore ci fa, soprattutto attraverso la Chiesa perché “chi ascolta voi ascolta me” (Lc 10, 16). Viene, vuol parlare, vuole indirizzarci e la sua Chiesa è la sua perenne vitalità, la sua Chiesa parla e agisce secondo quanto lo Spirito mandato da Gesù compie con perfezione e con perseveranza. Affidiamoci alla grazia dello Spirito Santo e vogliamo essere gli ospiti generosi, aperti, forti contro tutte le forme di tentazione, contro tutte le nostre forme di orgoglio che vogliono solo quello che ci esalta materialmente, mentre noi dobbiamo tendere sì ad un’esaltazione, ma all’esaltazione del seguire Gesù e nell’essere così generosi, pronti, fedeli.

CODICE 86DPO01363N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 24/04/1986
OCCASIONE Omelia, Giovedì IV settimana Tempo Pasqua
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Accogliere i fratelli, servizio di umiltà
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS