06/06/1985 - Omelia Giovedi IX Ord 40 ore Professione di fede

Tb 6, 10-11; 7. 1. 9-17; 8, 4-10; Mc 12, 28-34

La festa del Corpo e del Sangue del Signore è soprattutto una festa di gioia. Quando celebriamo, il Giovedì santo, l’istituzione dell’Eucarestia, siamo con Gesù nella Passione, ma la festa del Corpus Domini è una festa unicamente di gioia, la gioia della quale non ci può essere una più grande: avere con noi Gesù, avere per noi Gesù, avere Gesù come compagno e amico di viaggio, avere Gesù che si offre per noi, rinnova la sua oblazione al Padre, Gesù che si fa per noi Pane di vita.

Ecco questa gioia grande dobbiamo lasciarla invadere il nostro cuore. La nostra fede ci presenta la certezza di questo mistero. Adoriamo la divinità di Gesù, nascosta sotto le specie del pane e del vino, con la divinità che ci assicura la grazia, la misericordia, l’aiuto continuo dall’alto.

E vorrei che questa sera soprattutto sentissimo come veramente l’Eucarestia c’insegna ad amare. Il Signore nostro Dio è l’unico Signore. “Amerai dunque il Signore con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”: è la base per corrispondere alle premure di Gesù, per darci veramente a lui come lui vuole e realizzare così nell’amore la nostra vita.

Cerchiamo di non essere bugiardi con noi stessi e capiamo bene cosa vuol dire amare con tutto il cuore, amare con tutta la mente, amare con tutta la forza. Noi siamo ipocriti e guardiamo come l’amore, troppe volte, ci manca o è molto poco. Bisogna che c’impegniamo in uno slancio fervoroso e grande.

Ecco, primo giorno delle Quarant’ore: gioia nell’amore, sforzo nell’amore, crescita nell’amore.

E il gruppo che stasera fa lodevolmente la Professione di fede, rinnovando le promesse già fatte nel Battesimo e nella Cresima, vuole riaffermare la sua viva fede, vuole riaffermarla, proclamarla, sentirla come la grande sorgente di gioia, come quella che risolve i problemi di questa adolescenza, che vuole essere tutta di Dio, che non vuol dividere il cuore con il mondo, ma vuole essere schiettamente, fortemente nella fede, amata, diffusa, servita.

Oh, tutte voi che fate la professione di fede, impegnatevi, con l’aiuto della Madonna, perché la vostra fede faccia della vostra vita una vita veramente e totalmente cristiana! Il Signore è venuto per insegnarci e noi siamo suoi discepoli. Imparate da Gesù, seguite Gesù, amate Gesù. E ricordatevi che la fede è la nostra vittoria, la fede è la nostra grandezza, la fede è il segreto per realizzare bene la fede (?).

La Vergine Santa vi conceda di potere camminare fortemente e di essere un gruppo di fede schietta, sincera, totale, un gruppo che vuol seguire il Signore e lo vuol seguire fino in fondo. Ripetetegli stasera il vostro amore e, professando davanti alla Chiesa la vostra totale adesione, sentite che un cristiano è vero quando vive nella Chiesa, quando segue la Chiesa, quando non fa qualche cosa a capriccio, ma segue l’ispirazione che il Signore ha messo come guida e come sicurezza nella santa Chiesa, nella vostra Parrocchia, nei vostri compiti, in tutto, perché possiate conoscere sempre di più la sua legge e custodirla con integrità di cuore.