Tb 6, 10-11; 7, 1. 9-17; 8, 4-10; Mc 12, 28-34
Siamo invitati a riflettere sulla realtà della nostra fede, sulla realtà della nostra testimonianza e del nostro lavoro. Anche a noi vengono ripetute le parole: "Ascolta, Israele! Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutta la forza e amerai il tuo prossimo come te stesso" (cfr. Mc 12, 29-31). La priorità a Dio e in Dio l'amore deve abbracciare tutto. Dobbiamo capire perché Cristo è restato nell'Eucarestia a nostra disposizione tutti i giorni, ad ogni ora del giorno noi lo possiamo trovare. È sorgente continua, è amico fedele di ogni ora, è colui che illumina la nostra mente in ogni dubbio, che sostiene il nostro cuore di fronte ad ogni incertezza. È restato per renderci possibile questo amore, per renderci possibile questo amore così grande verso tutti, un amore grande verso tutti, ma che trova la sua ragione e la sua vitalità nel grande amore eterno. Noi dobbiamo centralizzare bene proprio così la nostra vita, capire che la gerarchia dei valori è ben significativa. Dio il primo, Dio tutto! In Dio il nostro lavoro, in Dio la nostra preoccupazione, il nostro aprirci agli altri, il nostro porci in servizio, in un servizio disinteressato e totale fino all'esaurimento. È possibile in Dio, con Dio, ed è possibile con il Pane eucaristico, perché la nostra debolezza umana, la nostra incostanza, la nostra volubilità, sarebbero evidentemente del tutto insufficienti. Non è possibile voler bene a tutti, non è possibile voler bene sempre, non è possibile volere bene a tutti i costi, se il nostro amore non ha lì la sua formidabile riserva. E' lì. Ecco perché dovete capire profondamente un aspetto del nostro Congresso, che è questo aspetto di centralizzare la vita in Gesù Eucarestia, in Gesù che è esempio, l'esempio di come si ama, di come ci si dà. E’ lui colui che comunica in ogni momento la vitalità: "Senza di me non potete far niente" (Gv 15, 5). Tutto il resto sarebbero solo parole, sarebbero solo tentativi, sarebbero solo momenti di generosità, ma è nell'Eucarestia dove evidentemente troviamo tutto. L'entusiasmo della giovinezza deve rassodarsi così, deve trovare la direzione e deve trovare veramente la proporzione nel Cuore eucaristico di Gesù, nella sua croce, che celebriamo in ogni Messa, nella Comunione perché "Io sono il pane: se non mangiate di questo pane, non vivrete" (cfr. Gv 6, 51); nell’adorazione silenziosa e frequente, perché è in un colloquio con lui, è in un contatto con lui risorto che la nostra vita prende la vera sua direzione. A Gesù Eucarestia dunque tutto il nostro entusiasmo, attorno a Gesù Eucarestia, alla sua Parola vivente tutta la nostra adesione. Viviamo eucaristicamente forti, eucaristicamente pii, eucaristicamente puri, eucaristicamente attivi, eucaristicamente nel servizio dell'umanità e della Chiesa, sempre meglio, tutti i giorni.
CODICE | 77F1O01338N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 02/06/1977 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì IX settimana Tempo Ordinario - Congresso Eucaristico giornata dei giovani |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale, |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Fede, Eucarestia centro della nostra vita |
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