Es 12,1-8. 11-14; Gv 13,1-15.
Il Giovedì Santo è la sera dell’amore. Gesù era venuto per amore e, cominciando dalla sua famiglia, aveva dato tanto amore ai suoi discepoli, a tutti gli uomini.
In quella cena era nell’eccesso dell’amore, e ha istituito l’Eucaristia per essere vicino a noi, unito a noi, per essere la nostra consolazione e la nostra gioia, per darci quella speranza che viene proprio dal suo mistero, il mistero della sua morte e della sua resurrezione, mistero di speranza, di grande speranza, perché l’uomo è fatto per il cielo.
E Gesù si fa con noi pellegrino sulla terra. Viene con noi e dona Se stesso; viene con noi e realizza il suo piano di salvezza. Vuole salvare tutti perché ama tutti, perché ama i peccatori, perché ama i poveri, perché ama anche coloro, particolarmente coloro che sono dei rifiutati.
Gesù ama e per questo ha voluto l’Eucaristia. Dobbiamo sentire il cuore colmo di riconoscenza: ha voluto l’Eucaristia e per l’Eucaristia ha istituito il sacerdozio.
Il sacerdote diventa allora l’annunciatore dell’amore di Dio, colui che predica l’amore.
La vocazione al sacerdozio è una vocazione sublime. Il Signore per mezzo del sacerdozio ministeriale dona alla Chiesa Se stesso, dona alla Chiesa i tesori del suo cuore: per mezzo del sacerdote assolve dai peccati, per mezzo del sacerdote parla e consiglia.
Oh, quanto dobbiamo essere fervorosi! Quanto dobbiamo essere impegnati! Quanto dobbiamo essere generosi, di una generosità totale! Davanti all’Eucaristia non ci sono mezzi termini, non si può dire qualche cosa che suoni come un compromesso.
Bisogna corrispondere all’amore con l’amore, al dono con il dono, sentendoci così un’unica famiglia. Ci dobbiamo voler bene, perché Lui ci ha voluto bene, perché Lui ha voluto essere con noi e ci ha detto: “Amatevi come io vi amo” (Cfr. Gv 15,12).
Questa sera promettiamo fortemente questo amore e andiamo dalla Beata Vergine, andiamo da Lei, che ha il cuore così ricco, così pronto alla mozione dello Spirito Santo. Andiamo dalla Madonna, e stasera, rinnovando la nostra unione con Lei, cerchiamo di essere forti, di essere pronti, di costruirci una novità di vita.
Basta con i peccati! Basta con la mediocrità! Basta con le sciocchezze!
Siamo chiamati a partecipare al cuore di Gesù; siamo chiamati ad essere con Lui, a vivere di Lui e ad offrire a Lui tutta la nostra comunità, le nostre famiglie, i nostri ragazzi.
Tutto nel suo amore, nella sua grazia, nella sua benedizione.
CODICE | 89COO0135XN |
LUOGO E DATA | S. Ilario d’Enza, 23/03/1989 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì Santo, Messa in “Coena Domini” |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Giovedì Santo serata di amore |
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