20/03/1986 - Omelia Giovedi V Quar

Sant’Ilario d’Enza, 20/03/1986
Omelia, Giovedì V Settimana Tempo Quaresima

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Gn 17,3-9; Gv 8,51-59

Sempre di più dobbiamo approfondire la nostra meditazione su Gesù. Ci è presentata una pagina in cui Gesù afferma una prerogativa unica: quella di Figlio di Dio che vive dall’eternità. E dice Gesù: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte”. Ecco la gloria dei figli di Dio: non cadere mai nella morte del peccato e avere speranza di cose celesti. Mai la morte del peccato che è la vera morte. Per un figlio di Dio morire è passare a un’altra vita. Solo il peccato interrompe il flusso di vita, la gloria di questa vita, la gioia di questa vita. Come un figlio di Dio deve temere, allora, più di ogni altra cosa il peccato. Il peccato è da aborrire come interruzione di vita, come interruzione di amore. Oh, quanto dobbiamo essere attenti e quanto dobbiamo essere vigilanti! Vigilanti sulle tentazioni nostre e sui nostri pericoli. Sono due le ali che deve avere un figlio di Dio: il Timore di Dio e l’Amore di Dio. Col timore e l’amore il figlio di Dio realizza la vigilanza e realizza la fortezza necessaria per respingere ogni tentazione. Il demonio è mentitore. Il demonio è insidioso. Cerca di presentarci con dei pretesti un’inquadratura errata della felicità. Vuole presentarci l’inganno per buttarci nella morte. Sì, impariamo il santo Timore di Dio, come lo invochiamo nella novena della Pentecoste, quel timore casto e filiale che fa odiare il peccato per sentimento di amore. Oh sì, la grazia dello Spirito Santo deve essere continuamente amata e accresciuta. Lo Spirito Santo è in noi e coi suoi doni ci guida. Il dono del Timore di Dio è il timore salutare, è il dono veramente fondamentale. Dobbiamo invocarlo ogni giorno il santo Timore di Dio. Ogni giorno dobbiamo saper fare i necessari sacrifici. Senza i sacrifici non si difende la vita di Dio in noi. Senza i necessari sacrifici non evitiamo questa morte dello spirito. Benedetti i sacrifici fatti per amore di Dio, fatti per timore di disgustarlo e di offenderlo. Rinnoviamo con pienezza, rinnoviamo con gioia i nostri propositi di vivere potentemente la vita della grazia da figli di Dio, di vivere potentemente e disprezzare tutte le tentazioni e gli incitamenti che ci vengono dal demonio e dal mondo.

CODICE 86CLQ01344N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 20/03/1986
OCCASIONE Omelia, Giovedì V Settimana Tempo Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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