28/03/1985 - Omelia Giovedi V Quar

Sant’Ilario d’Enza, 28/03/1985
Omelia, Giovedì V Settimana Tempo Quaresima

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Gn 17,3-9; Gv 8,51-59

“Se uno osserva la mia Parola non vedrà mai la morte”. Non è cristiano chi dice di esserlo e non osserva la Parola di Dio. La fede è il sì a Dio che si rivela, a Dio che si presenta a noi, a Dio che ci dà il suo amore. E nel suo amore ci dà la sua legge e la sua promessa. Bisogna che stiamo molto attenti, perché è facile che mettiamo delle nostre parole al posto delle parole di Dio. È facile purtroppo, per la nostra miseria umana, che ci costruiamo noi un cristianesimo alla nostra maniera. E allora su una nostra opinione costruiremmo la nostra vita, che è un terribile inganno. La Parola di Dio è quella che vale e la Parola di Dio dobbiamo sempre cercare e volere e, con la guida dello Spirito Santo, dobbiamo cercare di penetrarla. Altrimenti, altrimenti è facile che le nostre passioni ci facciano prendere quello che non dobbiamo prendere e ci facciano scartare praticamente la Parola di Dio. Ecco perché dobbiamo stare molto attenti alla Parola dello Spirito Santo, alla spiegazione che della Parola di Gesù ci dà lo Spirito Santo. Come ha detto Gesù: “Lo Spirito che io vi manderò vi insegnerà tutto quello che io vi ho detto”. Abbiamo una misteriosa forza che ci guida se prestiamo la nostra docilità. E ci costruiamo così la vera vita cristiana, quella che chiamiamo vita interiore. Una docilità allo Spirito Santo che ci fa capire tutto quello che dobbiamo scegliere e tutto quello che dobbiamo scartare. Docili con umiltà. Docili con forza. Docili con continuità. La prima condizione di un cristiano sta proprio qui: ubbidire allo Spirito Santo per capire bene la Parola di Dio e per collocarsi bene nella Chiesa. Docilità che dobbiamo perfezionare sempre di più perché il nostro istinto di orgoglio, perché la nostra comodità sono dei gravi, continui ostacoli. Ubbidire alla Parola, proprio in tutto, proprio nelle cose difficili. La luce che il Signore ci comunica è meravigliosa, ma noi dobbiamo raccoglierla e allora capiremo come è vera la Parola del Signore: “Se uno osserva la mia Parola non vedrà mai la morte”. Sì, perché con la forza di Dio supereremo tutto. Non avremo la morte spirituale, e quando verrà la morte fisica anch’essa verrà ad essere annientata da colui che è risorto. Uniamoci allora ai sentimenti del cuore immacolato della Madonna e come lei cerchiamo di essere ubbidienti e fermi a tutto quello che il Signore domanda da noi perché lo domanda nella sua infinita sapienza, nel suo ineguagliabile amore.

CODICE 85CTQ01344N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 28/03/1985
OCCASIONE Omelia, Giovedì V Settimana Tempo Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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