Gn 17,3-9; Gv 8,51-59
“Se uno osserva la mia parola non vedrà mai la morte”. È una parola molto forte. È la Parola del Signore. Chi osserva la sua Parola, chi fa la sua volontà, chi osserva i suoi comandamenti, ha la vita, ha la gioia. Siamo verso la fine della Quaresima e per noi è urgente tirare le conclusioni per una conversione vera e sincera della nostra vita. L’ostacolo che ci presenta sempre la nostra viltà umana e la tentazione di Satana è quella che dandoci al Signore perdiamo qualche cosa, che dandoci al Signore perdiamo un po’ di felicità e di gioia. Satana è sempre bugiardo. Ed è bugiardo particolarmente in questo punto. No. Abbiamo visto nella prima lettura Abramo invitato ad essere fedele all’Alleanza dalla quale sarebbero venuti per lui e per i suoi discendenti tutti i beni. Anche con noi Dio ha stabilito un’Alleanza nel sangue di Gesù: “Questo è il sangue della nuova ed eterna Alleanza”. Abbiamo un’Alleanza, abbiamo un patto. Dio si è impegnato a renderci contenti. Dio si è impegnato perché la nostra vita sia pienamente valida. Pensiamo bene: pienamente valida. Cioè anche la sofferenza ha un senso, anche il travaglio ha un perché. E nella sofferenza e nel travaglio c’è Lui. C’è col suo amore, c’è col suo conforto, c’è col suo meraviglioso aiuto. Noi non possiamo temere. La vita non cambia se uno diventa perfettamente cristiano e avrà le stesse vicissitudini di tutti, ma quando è presente il Signore tutto si trasforma, tutto confluisce al nostro bene e alla nostra gioia. Questo lo dobbiamo ben ritenere, questo dobbiamo ben crederlo. E la nostra fede deve diventare grande. Nella volontà di Dio sta la nostra pace, sta il risultato di tutto, sta il nostro bene e il bene degli altri. La volontà di Dio. Dobbiamo avere il culto della volontà di Dio. Nelle grandi linee della vita e nella situazione di tutti i giorni. Non dobbiamo desiderare altro che fare la volontà di Dio. Non dobbiamo anelare ad altro che a farla con sempre maggiore perfezione. Sta tutto qui. Ognuno si deve chiedere: “Faccio bene? Faccio in tutto, faccio sempre, faccio con amore e con perfezione la volontà di Dio?”. Molte volte i nostri crucci e i nostri dispiaceri derivano dall’esserci allontanati dalla volontà di Dio, dal cercare il nostro capriccio e la nostra volontà, nel volere a tutti i costi qualche cosa al di là di Dio. L’impegno evidente, forte che dobbiamo prendere per la nostra conversione sta tutto qui: credere che Dio ci ama, credere che Dio ci ama personalmente, credere che Dio ci ama ogni momento. E quello che Lui dispone , e quello che Lui permette è per amore, perché ci vuole bene, perché vuole fare della nostra vita qualche cosa di veramente grande. E quando noi ci ribelliamo, e quando preferiamo l’insulsaggine di una vita vuota e sciocca, ecco, Lui interviene fortemente, Lui ci richiama, Lui ci rimette nel sentiero. E se siamo intelligenti capiamo allora come è giusto dir di sì, come è giusto lasciarci guidare dalla sua sapienza e dalla sua misericordia. Questo allora è la cosa grande che proporremo stasera con umiltà. “Signore, fa' che io ami la tua volontà, che la ami sempre, che la desideri tutta, che io mi fidi di Te! Che mi fidi, perché Tu sei il mio Signore, perché Tu sei il mio Redentore, perché Tu sei il mio amico!”
CODICE | 77CZQ013 |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 31/03/1977 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì V Settimana Tempo Quaresima |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI |
© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAP | CREDITS