Gn 9, 1-13, Mc 8, 27-33.
Bisogna pensare secondo Dio: ecco l’intelligenza del piano di Dio, l’intelligenza di quello che Lui vuole da noi. Gesù rimprovera Pietro, perché pensava secondo gli uomini e lo rimprovera con durezza, lo chiama Satana. Bisogna capire bene che la vita presente è una vita di lotta, è una vita che comporta il sacrificio, il superamento, perché è qui il suo senso: dobbiamo, con questa vita, dimostrare che amiamo Dio e dimostrare che veramente vogliamo servirlo.
Ecco perché è tribolazione, ecco perché Gesù ci ha dato l’esempio di una vita sofferente e ha scelto un messianesimo di umiliazione e di lotta. Anche noi dobbiamo stare molto attenti perché non dobbiamo meritare il rimprovero di Gesù, non dobbiamo meritarlo con una vita mediocre, sciocca, superficiale, in cui la vita di pietà è intesa come una cosa buona, da farsi ogni tanto.
La vita vera cristiana è una vita che comporta tanto sforzo, dobbiamo fuggire un’etichetta che con facilità ci mettiamo: tutto è semplice, tutto è nella leggerezza, per cui non affrontiamo i problemi e viviamo all’esterno della nostra anima.
Preoccupiamoci di essere generosi, di essere forti, di essere pronti perché, se vogliamo seguire il Signore, non è necessario che facciamo delle cose straordinarie, ma ogni giorno dobbiamo combattere le nostre passioni, superare i nostri difetti e non darci così al leggero, ma volere fare sempre bene, serenamente, sì bene, tutto quello che il Signore ci domanda, quello che chiamiamo la «volontà di Dio», il nostro dovere.
CODICE | 87BIO01335N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 19/02/1987 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì VI settimana Tempo Ordinario |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Il cristiano pensa secondo Dio |
© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAP | CREDITS