23/06/1988 - Omelia Giovedi Vigilia S.Giovanni Battista

Sant’Ilario d’Enza, 23/06/1988
Omelia, messa vespertina nella vigilia della Natività di san Giovanni Battista

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Ger 1,4-10; 1 Pt 1,8-12; Lc 1,5-17.

Guardiamo a san Giovanni Battista con grande ammirazione.

“Egli sarà grande” aveva profetizzato l’Angelo. E Gesù darà questa definizione: “Una lampada che splende ed arde” (Gv 5,35). È modello allora per tutti. Particolarmente è modello per chi vuole dare gloria al Signore in tutta la sua vita e vuole vivere una vita di fervore.

La tendenza che abbiamo sempre – purtroppo! – è la tendenza ad essere mediocri. Ci riposiamo nella mediocrità, facciamo i calcoli per dare meno che possiamo; facciamo i calcoli e ci ingombrano questi calcoli, ci ingombrano, ci fanno perdere il fervore, ci fanno perdere la vivacità dell’amore.

Chi calcola con Dio, sbaglia. Dio ci ha dato una abbondanza di grazie, una continua abbondanza di grazie; ci ha dato e ci dà. Non possiamo restare a misurare.

Misurare con Dio è non comprendere l’amore suo, l’amore eterno che si è manifestato particolarmente in Gesù.

Gesù è veramente il grande esempio di come si dà. Ha dato sempre! È venuto non per vivere, è venuto per morire e si è dato a salvezza di tutti fino a spalancare le braccia sulla croce: “Tutto è compiuto” (Gv 19,30).

In Giovanni Battista noi troviamo proprio il modello della corrispondenza all’amore di Gesù. Giovanni Battista volle essere piccolo e si professò neanche schiavo, neanche “degno di sciogliere i legacci dei sandali” (Mc 1,7).

Giovanni Battista ci insegna che di fronte all’amore di Gesù è poco quello che diamo; è sempre molto poco, è sempre una piccola goccia! Quindi vinciamo la tentazione di negare anche quella goccia, vinciamo la tentazione di scendere in pericolose acrobazie, in pericolosi compromessi. La nostra fede cristiana sia schietta; la nostra fede cristiana sia forte.

Ecco perchè dobbiamo sempre scegliere ciò che è meglio secondo la virtù della prudenza, ciò che è meglio, ciò che ci serve di più per corrispondere all’amore di Dio.

Rinnoviamoci con fortezza, rinnoviamoci con umiltà, rinnoviamoci con quella generosità che riempie la nostra vita e ci dà la vera gioia.

CODICE 88FOO0133AN
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 23/06/1988
OCCASIONE Omelia, messa vespertina nella vigilia della Natività di san Giovanni Battista
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Vincere la mediocrità seguendo l’esempio del Battista
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