Gc 5, 1-6; Mc 9, 41-50
Il Magnificat è l’inno più bello e più alto, che da questa terra è salito al Signore. È’ il canto della verità e del ringraziamento, è il canto dell’amore e dell’umiltà, è il canto dell’esaltazione della provvidenza di Dio magnifico nelle sue opere, è il canto della fortezza.
Giustamente allora, per meditare sui sentimenti di Maria, per entrare profondamente nella sua grandezza, noi dobbiamo meditare a lungo su questo canto e ispirarvi la vita.
Il gruppo delle aspiranti, che stasera vuol rinnovare la sua professione di fede, la vuol rinnovare proprio in questo spirito, chiedendo al Signore la gioia come stato abituale dell’anima senza peccato, la gioia di servire il Signore, la gioia di testimoniare il Signore, la gioia della fede viva e schietta, della fede senza finzioni e senza compromessi, la gioia allora di avere una vita pulita, serena e operosa nel bene.
Ed è questo che ognuno mediterà nel proprio cuore, perché stasera siamo qui proprio in una responsabile devozione di amore.
La Parola di Dio risuona forte e risuona a noi per mezzo della Vergine. E la Parola di Dio è sempre quella, la Parola di Dio che dice che vi è una sola strada per vivere nella pace, per essere forti, ed è l’abbandono soave al piano di Dio, la collaborazione alla storia della salvezza. La Madonna sottolinea questa storia, ricorda la promessa fatta ad Abramo; ci dice come ognuno di noi è chiamato ad avere una parte in questa storia. Ognuno di noi si deve sentire responsabile nel popolo di Dio che è la Chiesa, ognuno di noi deve affermarsi sempre di più in una fede illuminata e generosa.
È questo che noi vogliamo far fiorire nella nostra devozione a Maria. Non è una devozione che si accontenti di qualche sentimento e di qualche preghiera: la devozione alla Madonna ci impegna, ci impegna ognuno nel proprio posto, ognuno secondo la grazia, che ha ricevuto dal Signore.
E stasera preghiamo per tutti gli adolescenti, perché nell’età che cresce possano avere chiara e gioiosa la visione del loro domani; preghiamo perché sentano di aver bisogno della Vergine, perché hanno bisogno di una mamma tenerissima e forte, che li sappia guidare e li sappia preservare dai pericoli.
In particolare auguriamo al gruppo, che fa la professione di fede e fa la professione di fede in questa Messa degli adolescenti, auguriamo di potere veramente adempiere le loro promesse, particolarmente in tre settori: nella fortezza della fede, nella generosità della carità tra di loro, per fare un gruppo di amicizia forte, e nella illibatezza della loro rettitudine e della loro purezza.
Noi facciamo questi auguri e vogliamo invocare lo Spirito Santo, perché consacri queste promesse e le renda veramente efficaci.
CODICE | 78EQO01336G |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 25/05/1978 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì VII settimana Tempo Ordinario, Madonna pellegrina – III giorno Professione di fede |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Magnificat |
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