11/05/1989 - Omelia Giovedi VII Pasqua Nov Pent 7

Sant'Ilario d'Enza, 11/05/1989
Omelia, Giovedì VII settimana Tempo Pasqua, Novena Pentecoste – VII giorno, Catechesi mese di Maggio

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At 22,30; 23,6-11; Gv 17, 20-26.

Si è aperto il nostro cuore, abbiamo sentito: Lui ci ha dato la sua gloria. Che cosa vuol dire? Vuol dire che noi con la fede superiamo, che noi con la fede vinciamo, che noi con la fede sappiamo leggere gli avvenimenti di tutta la nostra esistenza. La fede è la grande nostra gloria! Quelli che non hanno fede sono infelici, perché non hanno una speranza, perché non hanno una certezza, perché non hanno una forza che li guida. Noi abbiamo la fede. La fede santifica tutta la nostra vita, perché indirizza tutto a Dio: indirizza le nostre facoltà, indirizza la nostre aspirazioni, indirizza la nostra missione, perché è proprio la missione delle famiglie la grande gloria che può avere una famiglia. La famiglia è santificata dalla presenza mirabile del Signore: una presenza forte, una presenza dolce, una presenza completa. La famiglia si santifica e i coniugi vivono intensamente nella carità la loro castità; la loro castità diventa il mezzo della loro santificazione. Si santificano volendosi bene e compiendo il loro compito verso i figli; si santificano attraverso l’esercizio della pietà quotidiana. Preghiera, carità, umiltà, generosità, fiducia totale nel Signore. Quello che tante volte è da sottolinearsi è che la Madonna è posta come custode di ogni famiglia, proprio perché ad ogni famiglia porta la presenza di Gesù, e con la presenza di Gesù c’è la vivacità della fede, con la presenza di Gesù c’è l’entusiasmo del bene, con la presenza di Gesù la famiglia supera i suoi dolori, le sue difficoltà, le sue impostazioni. Sì, supera anche le proprie impostazioni, perché lo Spirito suggerisce al di sopra di ogni considerazione umana, e lo Spirito Santo, invocato dalla Madonna, entra come ospite dolcissimo di ogni anima, ospite della famiglia consacrata. La famiglia che vuole amare Dio deve considerare quello che può portare, quello che deve portare, quello che si gloria di portare. Allora diventa tempio dello Spirito Santo. La famiglia cristiana è un prodigio di misericordia di Dio, per cui trova la sua pace, trova la sua vera fisionomia così, in Lui, nel suo amore, nella sua grazia. Invochiamo perciò che la famiglia sia sempre di più docile allo Spirito e si lasci governare intensamente da quella grazia che viene dall’alto. Possano i figli essere veramente i frutti della gloria, i frutti della perseveranza nel bene che la famiglia si prefigge.

CODICE89EAN01366N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 11/05/1989
OCCASIONE Omelia, Giovedì VII settimana Tempo Pasqua, Novena Pentecoste – VII giorno, Catechesi mese di Maggio
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTILa famiglia cristiana
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