At 22, 30. 23, 6-11; Gv 17, 20-26
“Siano anch’essi una cosa sola” (cfr. Gv 17, 21).
È la volontà di Gesù. Il Signore ci ha svelato che Dio è Amore, che l’unione tra il Padre e il Figlio è un Amore infinito ed è una Persona. È Lui che unisce, è Lui che a noi dona un’unione simile, per cui come ha formato il cuore di Gesù così lo Spirito Santo forma il cuore di ogni cristiano, perché diventi come Gesù, perché possa essere un membro vero simile al Capo, perché ci sia un’unione completa con Gesù e un’unione completa tra di noi. È lo Spirito Santo che continuamente opera nella Chiesa. Non è che noi facciamo il giorno della Pentecoste un ricordo: noi celebriamo un memoriale, celebriamo l’azione continua dello Spirito Santo che è incominciata in quella Pentecoste.
Come dobbiamo essere contenti! Non siamo guidati da una sapienza umana, da un sentimento umano che passa, siamo guidati dall’Amore infinito. E come dobbiamo lasciar fare, acconsentire, chiamarlo, invocarlo così come hanno fatto gli apostoli! Lo chiameremo con umiltà, Lo chiameremo con fede, Lo chiameremo con insistenza, Lo chiameremo offrendogli i nostri cuori, perché Lui li purifichi, perché Lui li renda adatti.
Ed ecco, il nostro cammino è ben segnato: vivere nell’amore di Dio, vivere nell’amore tra di noi, perché possiamo “essere perfetti nell’unità e il mondo sappia” (Gv 17, 23), sappia che Gesù ci ha salvato, sappia che a tutte le anime che si mostrano desiderose dà il suo Spirito.
Ma la più bella delle disposizioni è la disposizione a stare vicino alla Vergine santa, a lasciarci lavorare dalla sua materna intercessione, a lasciarci guidare. La strada, che conduce allo Spirito Santo, deve passare necessariamente dal cuore immacolato della Madonna.
Un gruppo stasera prende la medaglia. Prende la medaglia e vuole promettere di essere fedele all’azione dello Spirito Santo. Prende la medaglia come segno, prende la medaglia come un distintivo, che ricordi sempre che apparteniamo alla Madonna, perché è nostra Madre.
Voi, ragazzi, che volete lodevolmente prendere questo segno, portatelo sempre con tanta devozione e con tanto amore. Questo segno vi ricordi che non c’è nulla di meglio che vivere della Parola di Dio, che non c’è nulla di meglio che camminare secondo la Parola di Dio, guidati così passo per passo dallo Spirito Santo. Ricordatevi i vostri impegni di Battesimo. Ricordate che siete stati consacrati dallo Spirito Santo, che dovete vivere da figli di Dio, che, se sono molti i pericoli che vi assediano, se sono molte le tentazioni, avete la Madonna, che lo Spirito Santo ha formato e santificato per noi. La Madonna è il dono più bello dello Spirito Santo. Ce la dà così, giorno per giorno, con la facilità di una devozione che vi porta ad essere più forti e più contenti. Vivete allora nella devozione fervida, bella, alla Vergine santa e nulla vi potrà strappare dal cuore di Gesù, perché saprete sempre che più forte di ogni tentazione è la grazia che arriva, la grazia che risana, la grazia che è medicina. Lo saprete, non avrete paura, vincerete la vostra battaglia.
CODICE | 82ESN01366H |
LUOGO E DATA | Sant’ Ilario d’Enza, 27/05/1982 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì VII settimana Tempo di Pasqua, Novena di Pentecoste – VII giorno - Imposizione della Medaglia miracolosa |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | L’opera dello Spirito Santo nella Chiesa – La Medaglia miracolosa |
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