19/05/1983 - Omelia Giovedi VII Pasqua Nov Pent 7

Sant'Ilario d'Enza, 19/05/1983
Omelia, Giovedì VII settimana Tempo Pasqua, Novena Pentecoste – VII giorno, Catechesi Mese di Maggio

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At 22,30. 23,6-11;Gv 17, 20-26.

“Perché tutti siano una sola cosa”. Gesù è Colui che salva, è Colui che unifica. Unifica tutti gli uomini che hanno creduto in Lui, che Lo hanno atteso e che hanno sperato. Lo Spirito Santo ha suggerito agli evangelisti, a due, di fare un lungo elenco di nomi: la genealogia di Gesù, i suoi ascendenti.

Venuto Gesù, non c’era più bisogno di questa lista di nomi, ché tutti diventano figli di Dio.

Gli ascendenti. Noi invochiamo la Madonna “Regina dei patriarchi”. Chi erano i patriarchi? I patriarchi segnano quel filone di umanità, che ha sbocciato nella Vergine Maria. La Bibbia enumera dieci patriarchi, da Adamo a Noè, e dieci patriarchi da Noè ad Abramo. Uomini che avevano accolto la promessa di Dio, uomini che dirigevano verso il Messia futuro tutta la loro attesa.

Per loro la Madonna ha ricevuto la vita mortale, ma solo per Lei è venuta la vita immortale, è venuta la salvezza dei patriarchi, è venuta la salvezza di tutti gli uomini. E tutti formiamo così il Regno di Dio, sperando di avere parte a quella eredità che aspettiamo con vivo desiderio: l’eredità del cielo, della vita eterna.

Vorrei che noi sentissimo com’è stata importante nella storia dell’umanità la Madonna, com’è stata importante la sua figura, come ha un peso incredibile nelle vicende dell’umanità. Quella fanciulla di Nazaret, dicendo di sì a Dio, è diventata la Madre di tutti i credenti, è diventata la Madre di tutti coloro che ricevono da Gesù la redenzione e la salvezza.

Un’importanza enorme: senza di Lei come sarebbe stata la storia? Come sarebbe stato il destino di noi uomini? Quanto dobbiamo esserLe riconoscenti!

E poi pensiamo: che peso ha la Madonna nella nostra storia personale? Della nostra vita, sbocciata nel Battesimo, e così che cresce e si avanza, fino a che il Signore vorrà, fino al momento del tramonto?

Nella nostra storia la Madonna deve avere il posto che le compete, il grande posto. Poveri noi, se non diamo quel posto alla Madonna, se crediamo di poter fare, di poter deliberare, di potere almanaccare chissà a quali disegni di bene e trascuriamo la sua presenza, la sua intercessione, la sua mediazione!

Dobbiamo pregare lo Spirito Santo che ci faccia capire quale posto dobbiamo dare alla Madonna, quale spazio, quanto amore, quanta devozione, quanto servizio!

È su questo che dobbiamo riflettere, è su questo che dobbiamo fare il proposito, perché troppe volte la nostra devozione è frammentaria, disordinata, non costruita come il Signore vorrebbe: una devozione più profonda, più fervida, più ricca di amore.

CODICE 83EIM013
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 19/05/1983
OCCASIONE Omelia, Giovedì VII settimana Tempo Pasqua, Novena Pentecoste – VII giorno, Catechesi Mese di Maggio
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Litanie Madonna: Regina dei patriarchi
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