14/06/1984 - Omelia Giovedi X Ord

Sant’Ilario d’Enza, 14/06/1984
Omelia, Giovedì X settimana Tempo Ordinario

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1 Re 18, 41-46; Mt 5, 20-26

Nell’Antico Testamento erano consacrati i profeti e i re, ma Gesù ha avuto una consacrazione unica e ineffabile, una consacrazione meravigliosa anche per tutti noi. Ogni cristiano è un consacrato nel Battesimo. Il Battesimo purifica, il Battesimo arricchisce meravigliosamente, col Battesimo viene infusa la vita stessa di Gesù, per cui ogni cristiano deve essere l’immagine di Gesù. Ogni cristiano, facendo parte del Corpo Mistico, è unito in maniera strettissima con Gesù ed è in questo quadro, nella luce di questa verità, che comprendiamo tutte le consacrazioni successive.

Quando una Consacrazione si fa ad onore della Madonna, si pone il proprio Battesimo nelle mani di Maria Santissima, il proprio Battesimo che si vuole vivere, che si vuole realizzare, che si vuole testimoniare.

La Madonna ci è stata data come Madre. “Sotto la tua protezione − ripete la Chiesa − noi ci poniamo, o santa Madre di Dio”, Madre di Dio, perciò accettabilissima, perciò potentissima, Madre di tutti noi perciò Madre di misericordia, prodigio di tenerezza, custode, custode del nostro Cristianesimo, custode delle nostre promesse e delle nostre speranze; perciò è tanto bello, è tanto giusto ripetere il nostro affidamento a Lei.

Ci affidiamo a Lei, perché solo col suo aiuto riusciamo a realizzare, a vincere, riusciamo a mantenere le nostre parole di promessa e riusciamo ad essere fedeli. Riusciamo ad essere fedeli se la vediamo come nostro modello, un modello di preghiera, un modello di bontà, di purezza, di generosità, di impegno, protettrice, ma grande, meraviglioso modello.

Ecco, per questo ripetiamo la stessa confidenza, che è sottolineata nella prima lettura, di Elia che aspetta la pioggia e appare questa piccola nuvola “come una mano d’uomo”, ma che rappresenta il prodigio. La terra era riarsa: dice il Libro dei Re che erano tre anni e mezzo che non pioveva, la terra era un deserto. Elia ottiene il miracolo, Elia è figura della Beata Vergine.

Noi la chiamiamo la «Vergine del Carmelo» proprio per questo miracolo, il miracolo della pioggia, simbolo di tutto il fiume di grazie che inonda la Chiesa di Dio per opera della Madonna.

“Tu visiti la terra − dice il salmo − e la disseti” (Sal 65, 10). Sì, rifugiamoci in lei, non ci mancherà la grazia e, con la grazia, non ci mancherà la gioia.

CODICE 84FDO01339N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 14/06/1984
OCCASIONE Omelia, Giovedì X settimana Tempo Ordinario
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Ogni cristiano è un consacrato nel Battesimo; affidamento alla B.V
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