2 Cor 3,15. 4, 1. 3-6; Mt 5,20-26,
“Se la vostra giustizia non supererà quella dei farisei non entrerete nel regno dei cieli”.
Per giustizia s’intende rettitudine, s’intende l’ autentica santità.
Che cosa avevano i farisei? Avevano una santità legale, una santità che non era adesione sincera e forte alla volontà di Dio, era una pratica esteriore, fatta così per poter dire di essere a posto, per poter dire di aver fatto tutto.
Ma l’atteggiamento vero del cristiano è un’invocazione di misericordia, è un sentirsi poveri, un sentirsi niente, un sentirsi peccatori di fronte a Dio. E allora la santità è adesione alla sua volontà. È amare ciò che lui ama, è rifiutare ciò che lui rifiuta, è adesione fatta con tutto il cuore, fatta cercando la gloria di Dio, cercando quello che vuole lui, che vuole lui da ognuno di noi, che vuole lui da tutti noi insieme.
Ecco, nasce qui la vera strada, la strada della carità, che comprende l’amore di Dio e comprende l’amore del prossimo, per cui gli altri non si amano per se stessi, non si amano per le loro virtù e non si rifiutano per i loro peccati, per i loro difetti, si amano nell’unico amore di Dio, si amano perché Dio li ama, perché Dio ama anche il peccatore e va in cerca del peccatore. Secondo la parabola di Gesù il pastore non si dà pace, finché non ha recuperato la pecorella smarrita.
Ecco allora la nostra santità fatta di amore, di un amore vero e sincero a Dio, di una ricerca continua e generosa della sua volontà. Ecco la santità che si afferma nella generosità, nel perdono verso il prossimo, nell’amicizia cristiana.
Ecco che l’amicizia tra di noi è un frutto dell’amicizia con Dio, dell’amore con Dio.
Gli aspiranti che questa sera vogliono riaffermare la loro amicizia, la devono basare così, sul servire e l’amare Dio, sull’essere fedeli alla legge di Dio, l’essere pronti sempre nella Chiesa, perché la Chiesa è l’insieme degli amici di Dio e quindi di quelli che riscoprono l’amicizia tra di loro proprio nel servizio di Dio, nell’essere pronti nella Chiesa, nel cercare sempre quello che torna di maggior bene.
Noi vogliamo edificare su questi principi, edificare con piena responsabilità. E gli aspiranti così nella comunità parrocchiale cresceranno, cercando un’amicizia vera, che è solo quella che viene da Dio e conduce a Dio.
CODICE | 77F8O01339N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 09/06/1977 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì X settimana Tempo Ordinario, 40 Ore – I giorno |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | L’amicizia frutto della santità |
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