11/06/1987 - Omelia Giovedi X Ord

Sant’Ilario d’Enza, 11/06/1987
Omelia, Giovedì X settimana Tempo Ordinario

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2 Cor 3, 15-4, 1. 3-6; Mt 5,20-26.

“Predicate che il Regno dei cieli è vicino”: non è un’eccezione, è una regola. Il cristiano, che fa la sua strada, deve fare una strada missionaria, deve sentire la sua appartenenza alla Chiesa e la Chiesa è, per sua natura, aperta a tutto il mondo, è missionaria. Bisogna che sentiamo come sono vere le parole del Signore: “Se la vostra giustizia non sarà maggiore di quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel Regno dei cieli”. Per giustizia il Signore intende santità e la santità è fatta di un duplice amore: l’amore a Dio nell’obbedienza a Lui e l’amore del prossimo. Dobbiamo essere missionari per motivo di. amore, di carità, perché il tesoro che il Signore ci ha affidato è un tesoro preziosissimo e del tutto necessario. Non possiamo dimenticare il nostro prossimo, i nostri fratelli, quando sono lontani dal Regno e non hanno l’intelligenza delle cose divine; lavorano, tribolano ma peccano senza una conversione vera, senza un ritorno al Padre ed è la nostra missionarietà proprio in quest’ordine: aiutarli a trovare Dio. Trovando Dio, trovano ogni bene, trovano la loro vera felicità, il senso autentico della loro fede.

Ci dobbiamo preoccupare delle anime che sono lontane dal Signore; dobbiamo preoccuparci della loro felicità presente e della loro salvezza eterna. Dobbiamo preoccuparci e non possiamo restare perciò indifferenti, passivi, come la cosa non ci riguardasse; ci riguarda fino in fondo e non possiamo definirci buoni cristiani se non aneliamo con tutto il cuore al loro vero bene, un bene così prezioso, dicevo, e così necessario.

Gli Apostoli, mandati da Gesù, hanno lasciato tutto: hanno lasciato la loro casa, il loro lavoro; hanno lasciato la loro patria e sono finiti martiri, sono finiti in un colmo di sofferenza per la salvezza delle anime. E noi che cosa facciamo? E noi come ci adoperiamo? E noi come dialoghiamo? Come cerchiamo di porgere la mano, di porgere l’attenzione e di vivere i loro problemi? Pensiamo che, se vogliamo, possiamo fare molto, possiamo fare tanto di più.

CODICE 87FAO01339N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 11/06/1987
OCCASIONE Omelia, Giovedì X settimana Tempo Ordinario
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il cristiano è un missionario
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

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