29/06/1978 - Omelia Giovedi XII Ord SS Pietro e Paolo Battesimo

Sant’Ilario d’Enza 29/06/1978
Omelia, Giovedì XII settimana Tempo Ordinario, Solennità Santi Pietro e Paolo – Battesimo

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At 12, 1-11; 2 Tm 4, 6-8. 17-18; Mt 16, 13-19

Dobbiamo onorare i santi Pietro e Paolo e dobbiamo essere loro molto riconoscenti, perché hanno compiuto con tanto eroismo la missione loro affidata da Gesù, l’hanno compiuta in mezzo a terribili prove, a lavori lunghi e sfibranti, l’hanno adempiuta fino alla morte e a una morte di martirio.

Noi dobbiamo essere riconoscenti e seguire le parole che in nome di Dio ci hanno lasciato, seguire le loro parole per seguire i loro esempi, particolarmente per amare di vero amore la santa Chiesa.

La Chiesa è un fatto di fede, un fatto fondamentale di fede, perché è un popolo radunato nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, perché dalle parole di Gesù abbiamo saputo la sacramentalità della Chiesa, il suo compito e il meraviglioso aiuto che ci dà.

Vivere nella Chiesa, vivere con la Chiesa, agire nella Chiesa.

Il fatto di fede è un fatto fondamentale, è un fatto che ci dà l’aiuto e la grazia per potere essere sempre fedeli, per potere essere sempre secondo le parole del Signore e non lasciarci fuorviare da dottrine, da metodi, da indirizzi, che sono solo invenzioni degli uomini.

Direi che perciò sono tre gli atteggiamenti fondamentali riguardo alla Chiesa.

Dobbiamo guardarla con fede. Dobbiamo vederla non come opera di uomo, ma come opera continua della provvidenza di Dio. L’anima della Chiesa è lo Spirito Santo. Chi non vede la Chiesa con fede, non capisce più nulla. E vedere la Chiesa con fede vuol dire vedere il Papa e i Vescovi nella loro missione, data e guidata dallo Spirito Santo. Vuol dire essere veramente persuasi che le cose si svolgono secondo un piano divino, che nella Chiesa siamo peccatori e tutti portiamo il peso del nostro peccato, ma i nostri peccati non possono ostacolare il regno di Dio nella sua sostanza e nella sua forza.

Il secondo atteggiamento deve essere perciò un atteggiamento di umiltà, volendo così prendere il nostro posto. Ognuno ha il suo posto. La Chiesa non è fatta solo dai Vescovi, ma è fatta da tutti noi. Tutti siamo uguali nella Chiesa e tutti abbiamo il nostro compito, lo dobbiamo accettare in conformità alla nostra vocazione e collocarci bene e lavorare bene e ubbidire all’autorità bene e non lasciarci prendere dallo scandalo, né lasciarci prendere da tutto quello che in qualche maniera è giudizio umano, giudizio perciò parziale.

Il terzo atteggiamento è quello di saper soffrire con la Chiesa, nella Chiesa e, se ci capitasse, anche dalla Chiesa, perché il soffrire è segno di amore e dobbiamo amare molto la Chiesa, dobbiamo amare molto il Papa, dobbiamo amare il Vescovo, perché è così, nell’amore, che avviene la vera costruzione. Amiamo così la Chiesa soffrendo per lei, soffrendo quando i suoi figli mancano, soffrendo quando, perseguitata e tradita, si trova in croce con Cristo.

Così sia la nostra buona volontà e si inserisce così il discorso del Battesimo mediante il quale si accresce la Chiesa, mediante il quale la Chiesa si rinnova continuamente di figli di Dio.

Questo Battesimo è significativo e che cosa auguriamo alla bambina, che cosa chiede la nostra preghiera? Noi chiediamo proprio che cresca come figlia di Dio degna e generosa, che possa adempiere bene a quel compito cui Dio già fin da adesso la chiama. Possa adempiere bene il suo compito nella Chiesa, possa essere un membro vivo, fervido, un membro veramente efficace e possa così ricordare sempre ai genitori che la famiglia è una piccola Chiesa, dove si educano i figli alla volontà di Dio e all’amore dei fratelli. Noi auguriamo che questa bambina possa essere guidata dallo Spirito Santo, che questa sera prende il possesso pieno della sua anima, possa essere guidata ed essere estremamente umile, docile, generosa.

CODICE 78FUO0133BA
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza 29/06/1978
OCCASIONE Omelia, Giovedì XII settimana Tempo Ordinario, Solennità Santi Pietro e Paolo – Battesimo
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Amare la Chiesa: fede, umiltà, soffrire con la Chiesa
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