Es 19, 1-2. 9-11. 16-20; Mt 13, 10-17
“A voi è dato di conoscere i misteri di Dio”. È il nostro privilegio, è la misericordia del Signore che ci dona questa grazia. Sapere, sapere perché è venuto per noi il Verbo stesso di Dio, la Sapienza infinita e ci ha donato quella conoscenza che è conoscenza di amore e quindi è conoscenza di salvezza.
Bisogna che noi siamo ben consci della nostra responsabilità. Ascoltare Dio e fare i soldi, ascoltare Dio e non eseguire ciò che dice Dio, ascoltare Dio ed essere dei perpetui superficiali che si accontentano di cose vaghe e imprecise.
Bisogna che noi riflettiamo sulle nostre meditazioni, perché è così che la parola di Dio penetra fin nell’intimità delle nostre anime, come dice la Scrittura, nel midollo, fino in fondo. Bisogna che la nostra meditazione parta quindi in una totale disponibilità, parta aprendo tutto il cuore al Signore e sapendo vincere le facili distrazioni, le facili pigrizie, le facili indecisioni.
Ogni giorno ascoltare il Signore nella meditazione è fare un progresso, è realizzare un’incredibile ricchezza.
Guardiamo come le nostre meditazioni devono essere, guardiamo come sono state, se sono state pigre e sonnolente, se sono state svagate e assolutamente indecise.
Guardiamo, riflettiamo e decidiamo, per poter fare una meditazione come l’ha fatta la Madonna, che ascoltava la parola di Dio e la custodiva nel suo cuore.
CODICE | 87GOO0533FN |
LUOGO E DATA | Saint Nicolas, 23/07/1987 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì XVI settimana Tempo Ordinario |
DESTINATARIO | Campeggio estivo ragazze |
ORIGINE | |
ARGOMENTI |
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