20/10/1977 - Omelia Giovedi XXIX Ord

Sant’Ilario d’Enza, 20/10/1977
Omelia, Giovedì XXIX settimanaTempo Ordinario

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Rm 6, 19-23; Lc 12, 49-53

E’ scritto nel Salmo: “La tua parola, Signore, è una parola di fuoco”. Per questo Gesù dice d’essere venuto a portare il fuoco.I nostri paragoni sono imperfetti, ma ci fanno capire qualche cosa, quando è detto che la Parola di Dio è più affilata di una spada, è rovente come il fuoco.

Noi bisogna che apriamo il cuore, che abbiamo il coraggio di aprire il cuore, perché i cristiani timidi, linfatici, i cristiani deboli, i cristiani sempre stanchi e timidi non sono adatti per il regno dei Cieli, non sono adatti per il piano di Dio.

E il primo coraggio che dobbiamo avere è quello di aprire l’anima alla Parola di Dio, tagli come una spada, bruci come un fuoco. E’ il primo coraggio, è un coraggio che dobbiamo avere tutti i giorni: lasciare penetrare in noi la sua Parola.

Dice ancora la Scrittura che l’azione del Signore è un’azione che purifica più dell’erba di borit, l’erba dei lavandai. E’ così, è così, abbiamo bisogno d’essere purificati, abbiamo bisogno che si spacchi qualche cosa in noi. Abbiamo bisogno di accogliere la Parola di Dio come l’accoglieva S. Francesco di Assisi, che, è scritto di lui: ogni riga del Vangelo era per lui un avvenimento, ogni parola che sentiva la traduceva alla lettera, tutta, senza cercare una diminuzione, senza cercare nessuna evasione.

Vuol dire allora che la nostra vita di ogni giorno dev’essere un confronto con la Parola di Dio che ascoltiamo, che dobbiamo scendere in concreto. Ogni giorno ascoltare la Parola, ogni giorno meditare la Parola, l’azione decisiva della meditazione, ogni giorno lasciarci penetrare e trasformare. Perchè non dobbiamo diventare semplicemente delle persone sagge, ci possono essere delle persone sagge anche lontano dalla Parola di Dio. Dobbiamo diventare delle immagini di Cristo e, per diventare come Cristo, dobbiamo, a tutti i costi, accogliere la Parola, ci costi sia il mettere in noi qualcosa che non ci lascia pace, sia compiere come una rivoluzione. La Parola di Dio ci deve trasformare. Quando penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, quando la Parola scava fino in fondo, abbiamo il coraggio di accoglierla sempre, di continuare ad accoglierla, di essere completamente a disposizione di Dio.

Allora non c’è vizio che resista, non c’è peccato che possa costituire un ostacolo: tutto viene vinto, perché è la potenza di Dio che penetra in noi.

Quindi questa sera rimeditiamo la necessità di questo atteggiamento, mettiamoci veramente a disposizione, perché la disponibilità è fede ed è la fede che salva.

CODICE 77LLO0133SN
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 20/10/1977
OCCASIONE Omelia, Giovedì XXIX settimanaTempo Ordinario
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La Parola di Dio ci deve trasformare
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