09/10/1986 - Omelia Giovedi XXVII Ord

Sant’Ilario d’Enza, 09/10/1986 -
Omelia, Giovedì XXVII settimana Tempo Ordinario, anniversario morte

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Gal 3,1-5; Lc 11,5-13.

Il Signore parla della potenza della preghiera. La preghiera può tutto, perché siamo figli e il Padre nostro è il Padre più buono e più misericordioso. È il Padre che non nega mai una cosa che porta salvezza ai suoi figli.

Bisogna che ci persuadiamo di questo valore della preghiera per non sgomentarci mai, per camminare nel bene, per dare testimonianza al bene. Bisogna che non ci scoraggiamo e con la preghiera poniamo tutto il nostro cuore nelle mani di Dio perché il nostro viaggio terreno possa procedere e possa ottenere quei frutti che valgono per l’eternità.

Sì, ricordando i nostri defunti, è proprio questo il pensiero che nasce, si sviluppa e si afferma: siamo in cammino verso l’eternità e la gioia del Paradiso deve fortificare tutta la nostra vita. A pensare a coloro che sono in Paradiso capiamo il valore delle nostre cose, perché vanno valutate in quanto ci servono per l’eternità, in quanto sono mezzo d’eternità. Ci sono delle cose a cui diamo molta importanza e non servono. Perdiamo del tempo, perdiamo delle energie e non servono. Anzi, i peccati che commettiamo sono un vero intralcio, una vera sciagura.

Bisogna che capiamo bene come la luce dell’eternità ci deve rendere spediti, ci deve rendere forti, ci deve rendere sereni anche in mezzo alle sofferenze e ai dolori.

Siamo fatti per il Cielo! Non siamo fatti per la terra. Siamo fatti per una vita gloriosa in Dio! Non siamo fatti per le miserie di questo mondo. Questo mondo si chiude e si chiude nel sepolcro ma, noi lo sappiamo, il Signore ci aspetta e ci giudicherà secondo quello che abbiamo fatto.

Facciamo sempre per Dio! Facciamo delle opere buone! Facciamo molte opere buone, tante opere buone, ricordando quello che ci ha detto Gesù: “Non chi mi dice Signore, Signore, ma chi fa la volontà del Padre mio” (Mt 7,21). È questo ciò che vale, è questo ciò che dobbiamo volere di una volontà ben forte e decisa!

Pensiamo allora al Paradiso, pensiamoci spesso. Pensiamo come ci giudicherebbe il Signore se ci chiamasse in questo momento. Pensiamo a tutte le cose inutili, superflue, alle nostre scuse per non pregare, per non pregare bene, alle nostre scuse per non essere caritatevoli e generosi, alle nostre scuse per cullarci nella nostra pigrizia. Allora capiremo come non possiamo indugiare ma dobbiamo fare tanto. Fare tanto, perché il tempo è breve ed è col tempo che dobbiamo conquistare l’eternità.

CODICE 86L8O0133QM
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 09/10/1986 -
OCCASIONE Omelia, Giovedì XXVII settimana Tempo Ordinario, anniversario morte
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
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