Ml 3,10-20; Lc 11,5-13
Il Signore vuole che nella preghiera noi siamo insistenti, perché dobbiamo essere perseveranti e avere tanta fiducia nella sua bontà. Il Signore ce lo dice: il Padre ci ama, il Padre perciò ci ascolta.
Dobbiamo entrare nel mistero dell’amore di Dio per capire quanto vale il nostro gemito, la nostra invocazione, perché l’infinita Misericordia capisce tutta la nostra povertà, ha misericordia di tutta la nostra inefficienza, ma vuole che crediamo fortemente, insistentemente, tutti i giorni, nella sua immensa bontà. Non possiamo dimenticarlo mai.
La tentazione è la tentazione dell’orgoglio: “Io faccio da solo!”, è la tentazione dell’avvilimento: “Dio non mi ascolta…”, è la tentazione della superficialità per cui si butta la preghiera come una formalità.
Il Signore insiste: crediamo al suo amore, crediamo che anche nelle nostre piccole cose c’è l’attenzione di Dio, c’è la provvidenza di Dio.
C’è la sua provvidenza che è una meraviglia nel mondo attorno a noi, nelle cose che si svolgono in natura.
La provvidenza di Dio diventa ancora più mirabile nelle cose dello spirito. Egli ci dà lo Spirito Santo, ci dà l’assistenza completa e serena di ogni momento.
Quanto ci dobbiamo abbandonare a questa provvidenza!
Quindi ripetiamo, ripetiamo spesso: “Signore, io credo al tuo amore per noi; io credo al tuo amore per me! Io credo che non sei assente, che sarebbe uno sbaglio pensarti lontano. Sei molto vicino”.
Così, giorno per giorno, con fiducia, arriverémo alla meta e sentiremo che il Signore è tutto per noi.
CODICE | 89LBO0133QN |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 12/10/1989 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì XXVII settimana Tempo Ordinario |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Perseveranza nella preghiera e fiducia nel Signore |
© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAP | CREDITS