13/10/1988 - Omelia Giovedi XXVIII Ord

Sant'Ilario d'Enza, 13/10/1988
Omelia, Giovedì XXVIII settimana Tempo Ordinario

Ef 1,1-10; Lc 11, 47-54.

“Io sono venuto – ha detto Gesù – per dare testimonianza alla verità” (Gv 18,37).

La sua testimonianza è il nostro patrimonio, è la nostra gloria, è la nostra gioia. Come dobbiamo amare la sua verità che è l’unica verità, che è l’unica che sconfigge tutte le menzogna di Satana, completamente e perennemente!

Noi dobbiamo essere molto pronti ad accogliere la parola di Dio, perché è la parola di Dio che ci giudica, è la parola di Dio che ci richiama, è la parola di Dio che ci persuade delle facili nostre bugie, le bugie che diciamo a noi stessi.

Troppe volte, per un gioco psicologico, la tentazione ci fa pensare contro la verità, contro la parola di Dio, contro la speranza che ci dà la parola di Dio e allora serviamo il nostro orgoglio, serviamo il nostro egoismo e difficilmente perveniamo a questa limpidità del cuore, una limpidità che piace tanto al Signore.

Sentiamo come piace al Signore, proprio nella rampogna che il Signore dà ai farisei. A Gesù piace la verità, piace che la nostra coscienza sia schietta e ami la verità, che ci formiamo una coscienza sincera, forte, su tutte le sue parole, sulle parole facili e sulle parole difficili.

Dobbiamo amare la verità, dobbiamo accoglierla formando in noi una coscienza retta, una coscienza illuminata, una coscienza sicura e non stando al gioco, non stando alla facile suggestione che ci viene da Satana, che è il padre della menzogna, è il primo che ha detto la bugia e non fa altro che dire bugie; non fa altro! E come Dio è verità, Satana è menzogna.

Guardiamo allora in profondità nella nostra coscienza quelle cose che prendiamo con facilità per scusarci; ci scusiamo, ci diamo una sufficienza che non meritiamo. Bisogna invece che riconosciamo i nostri difetti, le nostre lacune, le nostre incoerenze, che accettiamo la luce che ci viene dallo Spirito Santo e amiamo così l’umiltà, amiamo così la consuetudine di essere umili, tanto difficile da realizzare, ma tanto necessaria.

Umiltà per la verità; coscienza retta per agire coerentemente, una coscienza veramente delicata e forte per seguire sempre il Signore ed essere veri suoi discepoli.

CODICE 88LCO0133RN
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 13/10/1988
OCCASIONE Omelia, Giovedì XXVIII settimana Tempo Ordinario
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Amare la verità
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