16/10/1975 - Omelia Giovedi XXVIII Ord S.Margherita Alacoque

Sant’Ilario d’Enza 16/10/1975, memoria Santa Margherita Alacoque
Omelia, giovedì XXVIII Ord

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Quando Gesù disse queste parole, quelle che abbiamo ascoltato ora, dice l’evangelista san Luca che esultò nello Spirito.(cfr. Lc 10, 21)

La gioia che Gesù prova ineffabile, grandissima è nella contemplazione delle opere del Padre suo, nell’entusiasmo che Gesù manifesta per quello che opera il Padre nella salvezza del mondo.

Il Padre ha una linea di sapienza e di amore, per cui rigetta quelli che presumono di sapere e quelli che si credono grandi e accoglie invece chi ha la sapienza della proporzione, chi ha l’umiltà del cuore. È così, solo così che si entra nel mistero di Dio, nella comprensione, per quanto sta in noi, del mistero di Dio, è così, sentendo la nostra insufficienza e volendo partecipare alla vita stessa di Gesù, la vita di Gesù segnata dal suo annientamento: Egli si annientò, si fece uomo, si rese ubbidiente e ubbidì fino a morire in croce.

Sono parole che sentiamo molto, molto vere quando contempliamo tutto quello che ha operato Gesù, che ha operato e che il vangelo ci testimonia, che ha operato nei suoi santi ed è la storia che ce li presenta.

S. Margherita Maria Alacoque è stata piccola e umile, povera e disprezzata, ha sofferto in un modo incredibile. La sua vita è stata una prolungata sofferenza. Ed è stato proprio così che, unendosi a Gesù ha capito, che unendosi a Gesù ha amato. Veramente in lei si sono verificate le parole di invito di S. Paolo a prendere le misure della carità del Cristo: ha preso su di sè la sofferenza per amore, ha preso la sofferenza per amore verso Gesù e in Lui verso tutte le anime, ha sofferto perché, molte anime, questi tre secoli ne sono ben testimoni, delle anime volenterose potessero entrare nel cuore di Gesù e capire quanto il Signore ci ha amato, come ci ha redento, come il peccato è detestabile, come dobbiamo aiutare Gesù nell’opera della redenzione.

Voi ricordate che la devozione al Sacro Cuore di Gesù non fa che sottolineare questo punto così importante della vita cristiana: non solo siamo dei salvati ma dobbiamo essere dei salvatori, non solo dobbiamo vincere il peccato in noi ma dobbiamo collaborare alla vittoria sul peccato nel mondo, non solo dobbiamo desiderare la nostra felicità di grazia ma la dobbiamo desiderare per tutti, dobbiamo senza fine cantare l’amore del Signore così, volendo che tutti possano capire quanto ci ha amato il Signore e come nel suo amore ci sia la nostra felicità.

Perché gli uomini si allontanano dal Signore? Perché pensano sempre a un altro giogo che sia più leggero, sanno che la vita presenta delle difficoltà, ma si immaginano che, accontentando le loro passioni, nutrendo il loro egoismo, possono essere un po’ più contenti e invece diventano estremamente infelici, infelici nel tempo e , Dio non voglia, nell’eternità.

Il messaggio di S. Margherita Maria sta proprio così: soffrire per rendere contenti, non rimanere in disparte a gustare la soavità del Signore, ma una volta gustata questa felicità volere che tutti ne partecipino.

È in fondo un messaggio di gioia quello che dà questa santa tribolata, il messaggio che dice “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”: è il messaggio delle beatitudini, lottando contro il male siamo contenti, siamo contenti sul piano individuale e sugli altri piani, nella famiglia, nella società, nell’amicizia. Solo col Signore possiamo realizzare, solo col Signore possiamo veramente compiere una vita degna.

Sicché questa sera, ricordando queste rivelazioni di grazia che sono state date a S. Margherita Maria Alacoque, facciamole nostre: accogliamo l’amore del Signore, portiamo l’amore del Signore, accogliamo l’amore del Signore dilatando il nostro cuore, accogliamo l’amore del Signore per gli altri impegnandoci a fare di più e di meglio per la loro salvezza, particolarmente nell’impegno nostro di preghiera e di apostolato.

CODICE 75LFO0133RN
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza 16/10/1975, memoria Santa Margherita Alacoque
OCCASIONE Omelia, giovedì XXVIII Ord
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Accogliere l’amore del Signore per portarlo agli altri
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