28/10/1976 - Omelia Giovedi XXX Ord

Sant'Ilario d'Enza, 28/10/1976
Omelia, Giovedì XXX settimana Tempo Ordinario, Festa Santi Simone e Giuda Apostoli

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Ef 2, 19-22; Lc 6, 12-16

Le feste dei santi Apostoli ci danno modo di onorare questi grandi, che sono stati a fondamento della Chiesa di Dio, e di ringraziarli, perché hanno saputo dire il loro “sì” alla chiamata del Signore, hanno dato la loro vita, l’hanno coronata col martirio. Quando il Signore li ha chiamati, sono andati generosamente, abbandonando tutto: la famiglia, il mestiere, il paese e sono andati lontano, a portare la Parola del Signore.

Dobbiamo onorarli, invocarli e ci dobbiamo chiedere e l’interrogativo deve essere veramente profondo: non siamo noi i continuatori della missione degli apostoli? Non dobbiamo essere anche noi degli apostoli? Che senso ha la nostra vita cristiana, se non è apostolica? Forse che il cristianesimo è una cosa che deve essere esclusivamente a nostro uso e consumo, che dobbiamo tenere in uno scrigno ben serrato? O non è forse una forza da diffondere? O non è forse un ideale da servire, da servire con tutte le nostre facoltà?

“Ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli” (Lc 6, 13). Il Battesimo è stata la nostra scelta: Gesù ci ha uniti a sé, Gesù ci ha fatto figli del Padre, Gesù ci ha consacrato con lo Spirito Santo e la voce dello Spirito Santo ci spinge, ci guida, ci sorregge.

Ecco allora il nostro senso apostolico, il senso apostolico che deve essere una prerogativa fondamentale della nostra vita, il senso apostolico della vita non per noi, per gli altri, non per il nostro interesse ma per le ragioni del Vangelo. Ognuno deve essere apostolo dal bambino all’adulto, ognuno nel suo campo, ognuno secondo le proprie possibilità, ognuno secondo la propria esperienza, ma ognuno lo deve essere; se non lo è manca, se non lo è fallisce, se non lo è non può certamente richiamarsi agli apostoli, è un figlio degenere.

Il nostro apostolato deve essere incentrato prima di tutto nel nostro esempio, perché è nell’esempio nostro che si deve leggere il Vangelo. È nella vita nostra che gli altri devono vedere Gesù, è nella vita nostra che ognuno deve vedere fotografato l’indirizzo del Vangelo, nella vita nostra un esempio chiaro, un esempio forte, un esempio completo, non così così, non in qualche momento, non in qualche circostanza, sempre. È sull’esempio che particolarmente noi dobbiamo agire, perché l’esempio è quello che vale. Le persone credono poco alle parole, credono poco agli annunci che non sono portati dalla vita. L’annuncio nostro deve essere la vita nostra, deve essere quel continuo agire secondo i principi del Vangelo: quella carità, quella bontà, quella pazienza, quella comprensione degli altri, quella generosità… Ecco il nostro esempio, il nostro esempio di apertura a tutti, di stima di tutti, di aiuto a tutti. L’esempio: tutta la nostra vita apostolica. “La loro voce si è diffusa per tutta la terra”, dice la Liturgia degli apostoli. Nella nostra terra la nostra voce si deve diffondere non tanto con le parole quanto con l’esempio, certo, anche con le parole, ma le parole devono uscire da quanto di retto e di giusto noi compiamo. Quanto dobbiamo essere più grandi degli altri! Perché abbiamo una forza più grande di quella che non hanno quelli che non credono, abbiamo una luce più luminosa, abbiamo una spinta più gagliarda, abbiamo la Parola del Signore, abbiamo l’esempio degli Apostoli.

Guardiamo allora stasera se la nostra vita traduce il nostro pensiero, se la nostra vita è tradotta fino in fondo nella luce della fede, se la nostra fede è vissuta momento per momento, senza tentennamenti, senza oscillazioni, così, limpidamente. E in questo senso noi sottolineiamo la nostra partecipazione all’Eucaristia. Andiamo a Messa, facciamo la Comunione … non basta; andiamo a Messa, facciamo la comunione per portare Gesù fuori, per portare Gesù a chi non lo ha, per diffondere Gesù, per irradiare Gesù, ecco la nostra missione e la nostra gloria.

CODICE 76LTO0133TN
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 28/10/1976
OCCASIONE Omelia, Giovedì XXX settimana Tempo Ordinario, Festa Santi Simone e Giuda Apostoli
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il nostro apostolato
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