09/11/1978 - Omelia Giovedi XXXI Ord

Sant’Ilario d’Enza 09/11/78, Giovedì XXXI Ord
Omelia

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“I veri adoratori”: è questo che il Padre cerca. Cerca allora coloro che sanno pregare, coloro che concepiscono la preghiera non solo come un trovare consolazione, trovare pace, ma considerano la preghiera come interrogazione.

Cosa vuol dire adorare? Vuol dire fare la volontà sua riconoscendone la grandezza, riconoscendola come sorgente di ogni bene.

E pregare, allora, vuol dire interrogare, chiedergli qual è la sua volontà essendo disposti a farla e a farla in un modo totale e lieto. Potrebbe essere la risposta per noi che Lui ha dato a Giacomo e Giovanni: potrebbe essere una volontà crocefiggente, potrebbe essere una volontà che chiede veramente ciò che noi non desideriamo. “Potete bere il calice che Io sto per bere?”: cercare la sua volontà vuol dire sapere che il Signore ci associa al Figlio suo, ci associa al suo mistero di croce e al suo mistero di risurrezione.

E’ sempre questo che il Signore ha sottolineato quando ha parlato della sua ora. Diceva a Cana: “non è ancora venuta l’ora” e poi l’evangelista nota: “sapendo Gesù che era venuta la sua ora”: è venuta quell’ora, l’ora della sua croce, l’ora della glorificazione perché la sua croce costituiva il suo battesimo che desiderava avere, era la dimostrazione suprema del suo amore.

Noi dobbiamo allora prendere una preghiera che, nella sua sostanza, supera tutto il resto: la preghiera di unione alla volontà di Dio, la preghiera per cui ripetiamo: “Insegnami, o Signore, a fare la tua volontà”.

Ecco, diventare così degli adoratori non solo nel momento davanti all’altare, ma in tutta la vita diventare degli adoratori, perché non c’è maggiore gioia, non c’è maggiore onore, non c’è una cosa più grande di fare la volontà di Dio. La volontà di Dio dev’essere tutto, perché non dobbiamo cercare noi stessi nella nostra devozione o nelle nostre riunioni, ma dobbiamo cercare la sua volontà, il fare come ha fatto il Signore.

Cercarlo così in spirito e verità: in spirito, cioè liberi da tutti i condizionamenti, e in verità perché Lui dona a noi se stesso e dona a noi quanto è giusto per noi e quanto è bene per noi.

Ecco allora che la preghiera sarà proprio formulata sempre così: Signore, io voglio fare la tua volontà, dammi la forza, dammi l’intelligenza, dammi il coraggio di fare la tua volontà in ogni circostanza, in ogni momento.

CODICE 78M8O0133UN
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza 09/11/78, Giovedì XXXI Ord
OCCASIONE Omelia
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Preghiera è cercare la volontà di Dio
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