La certezza, il conforto che la fede ci dona è meraviglioso, perché chi partecipa alla sofferenza e alla morte del Signore parteciperà pienamente alla sua resurrezione. Sappiamo bene quanto la nostra sorella defunta ha partecipato alla sofferenza di Gesù e alla sua preghiera. Quanto ogni giorno ha messo nelle mani dell’Altissimo è conforto, è apertura di cuore a una grande speranza, è ancora un insegnamento che dobbiamo portare nel cuore. Lo dobbiamo portare con molta forza, perché troppo ci portano via le cose di questo mondo, perché troppo soffocano la nostra esistenza. Triboliamo, triboliamo per delle cose che passano; dobbiamo cercare le cose che restano, le cose che valgono, le cose che noi possiamo fare nel nome del Signore, uniti a Gesù Cristo.
Ecco questo è l’insegnamento che dobbiamo raccogliere e dobbiamo rendere viva e operante la nostra fede, perché la fede non ci deve portare solo a certi gesti, ci deve portare a vivificare tutta la vita, secondo le parole del Signore che il regno di Dio deve essere come un lievito da mettere in mezzo alla farina (cfr Lc 13,20-21). Tutta la nostra vita deve essere segnata, indirizzata e guidata dalla nostra fede. Tutta la nostra vita deve sapere di Cristo deve vivere di Lui deve partecipare di Lui.
Le opere buone non vengono mai meno; soffrire passa, aver sofferto resta eternamente se si soffre nel Signore. Sofferenza non è solo la sofferenza fisica: abbiamo tante cose e tanti doveri e tante responsabilità che possono ben essere catalogate con questo nome! Cerchiamo di restare così e di volere veramente avere una vita degna del nostro Battesimo, degna della grazia che il Signore ci ha dato facendoci credenti. Restiamo così, nella preghiera, nella preghiera di suffragio, perché è certo che le nostre condoglianze alla famiglia sono molto vive, perché sono nutrite di preghiera, perché non si fermano a un verbalismo, ma si traducono nel sacrificio della Messa.
Viviamo di Dio, viviamo per Iddio: la morte termina “il primo giorno dopo il sabato” (Lc 24,1), termina nel mattino della resurrezione.
CODICE | 84MNO0133WF |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 22/11/1984 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì XXXIII settimana Tempo Ordinario – Funerale |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Il valore della sofferenza |
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