29/11/1973 - Omelia Giovedi XXXIV Ord

Sant’Ilario d’Enza, 29/11/1973
Omelia, Giovedì XXXIV settimana Tempo Ordinario, Novena Immacolata - I giorno

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Dn 6, 12-28; Lc 21, 20-28

​ Cominciamo questa Novena in onore della Beata Vergine Immacolata in spirito di fede. Che cosa vuol dire, se non che noi dobbiamo vedere la posizione della Madonna nell’economia universale di salvezza? La Madonna è stata il capolavoro di Dio, ma un capolavoro per noi, un capolavoro perché ognuno di noi potesse avere più facile la strada, più pronta la grazia, più abbondante la misericordia.

Dio ha posto i prodigi della sua sapienza, della sua potenza, del suo amore per darci la Madonna. La Madonna è un dono di Dio a noi.

Questa sera avete sentito nella prima Lettura la potenza di Dio riguardo al profeta Daniele, per cui essere liberati dal leone vuol dire essere liberati dal male e in questo senso S. Pietro diceva: “Fratelli, siate sobri perché il vostro avversario, il diavolo, è come un leone ruggente, cercando chi divorare” (1Pt 5, 8-9) e nella Liturgia dei defunti era sempre sottolineata la frase: “Signore, liberaci dalla bocca del leone”.

È nell’ordine della potenza di Dio, dunque, salvarci: Dio adopera la sua potenza per salvarci, perché abbiamo l’assedio del male, perché il male è insultante, perché il male è travolgente, perché il male costituisce una grande forza. I deboli, i timidi, i paurosi, gli incerti vengono travolti dal male.

E nella seconda Lettura, il Vangelo di Luca, troviamo la descrizione della fine del mondo: “Il Figlio dell’uomo che viene sulla nube con potenza e gloria grande”. E l’altro pensiero molto forte è il pensiero del Cristo futuro, che verrà come nostro giudice.

Quando pensiamo al giudizio di Dio, noi dobbiamo pensarvi con gioia, perché è il trionfo di Cristo, è il trionfo dei suoi santi. Dobbiamo pensarci ancora con umiltà, perché non ci avvenga di non essere preparati nella vita e di illuderci di essere pronti, e con vero spirito di vigilanza, sapendo che il nostro giorno ha una durata imprevedibile, può sopraggiungere subito la morte. Tornano le parole del Signore: “Camminate, finché avete la luce”.

Ecco allora in questa liturgia il pensiero della Madonna. Ce l’ha data per noi, ce l’ha data perché abbiamo potenza contro il male. l’Immacolata è colei che vince, la vittoriosa, segnalata fin dalla prima pagina della Genesi. La Madonna ci è data perché noi viviamo nella gioia, nell’umiltà e nella perseveranza dei figli di Dio, perché ci prepariamo ad avere un giudice misericordioso.

La Madonna è allora nostra, è nostro rifugio, è nostro conforto. La Madonna ci è vicina, ci è vicina come Madre nostra, Madre della Chiesa; ci è vicina proprio perché vuole sostenerci momento per momento, vuole aiutare noi e le nostre famiglie, ci vuole costruire per il regno di Dio.

È a lei quindi che ricorriamo sempre.

CODICE 73MUN0133ZN
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 29/11/1973
OCCASIONE Omelia, Giovedì XXXIV settimana Tempo Ordinario, Novena Immacolata - I giorno
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE La Madonna nostro aiuto
ARGOMENTI La Madonna nostro aiuto
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